“Narrami, o Musa, dell'eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia:di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri,molti dolori patì sul mare nell'animo suo,per acquistare a sé la vita e il ritorno dei compagni…..”
Questo post nasce con l’intento di proporsi come una riflessione, come un augurio e un auspico per il nuovo anno.
L’augurio è quello di essere un po’ come Ulisse, un uomo che non si accontenta di ciò che gli “Dei” hanno stabilito per lui, non è lì che “in silenzio tiene doni che gli Dei gli hanno dato”, ma sfida il mare procelloso, le difficoltà, le sofferenze del suo animo e i pensieri che ha incontrato nel suo cammino, li usa per “acquistare la vita per sé e per i suoi compagni”.
Ulisse voleva tornare ad Itaca. Noi invece non abbiamo mete predefinite con cui ricongiungerci, ma abbiamo sicuramente mari da attraversare, pensieri da conoscere, sperimentare e condividere “per acquistare la vita”; una vita che trova il suo animo nell’umana responsabilità, nella libera scelta di volere decidere cosa essere, chi essere e soprattutto cosa voler condividere con la società nella quale viviamo e che ogni giorno rappresenta per noi un viaggio da affrontare e un’opportunità da cogliere. Una libera scelta nella reazione di sintesi risultante dalla nostra determinazione; non possiamo “uguagliare l’uomo alle cose”, siamo identità che nascono e si formano nell’esperienza, dobbiamo decidere quanto di questa esperienza e di questa opportunità vogliamo far tesoro, per distinguersi dal "bruto", e perché si ha sete di conoscenza.
Nietzsche sostiene che “fintanto che continueremo a sentire le stelle come un “di sopra a noi”, ci mancherà sempre lo sguardo dell’uomo della conoscenza." Dobbiamo forse imparare a non temere di pensare in grande, a non pensare che le stelle siano solo qualcosa a cui volgere solo lo sguardo, così lontane che non possano essere raggiunte; ci sono altri mondi alcuni immaginabili che aspettano un nostro segnale per continuare a vivere dentro e fuori di noi. La sfida è quella di guardare verso un orizzonte più alto e, in questo senso, uno sguardo speciale sul mondo, una visione a 360° che permette di individuare e ridisegnare nuovi orizzonti di futuro. L’uomo e le comunità non possono vivere senza sogni di futuro e tutto ciò che aiuta a dar forma ai sogni.
Maria Chiara Di Luzio
mc.diluzio@cse-crescendo.com
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