"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

lunedì 29 agosto 2011

Ma non è che ci tiriamo la zappa sui piedi?


di
Francesco Zanotti

Chiunque viaggi per organizzazioni (e chi ci viaggia più di un consulente?) percepisce un crescente clima di tensione, fatica, ansia. Si accavallano riunioni, urgenze … l’organizzazione sembra sorda e cieca, i vertici sembrano non comprendere … e la situazione è in peggioramento.
Che fare? Beh, proviamo a cercare la ragioni di questa situazione.
In genere si pensa che tutto questo sia generato dall’esterno. Dall’ambiente competitivo, se si parla di tutta l’impresa. Dall’organizzazione stessa se si parla di persone o piccoli gruppi. Bene se i guai vengono dall’esterno, allora non c’è niente da fare. Occorre aumentare la quantità, i tempi di lavoro, vivere sempre di più nell’attesa che le vacanze ci diano respiro umano … ed aspettare che passi la nottata come si dice a Napoli. Volendo seguire la saggezza napoletana si può provare a pregare San Gennaro. O, più laicamente, si può chiedere alla classe politica di cambiare il mondo. Ma, a questo punto, si comincia a pensare seriamente all’alternativa San Gennaro …

Oppure … 

lunedì 22 agosto 2011

Le competenze: un mondo metrico o topologico?

di
Francesco Zanotti

Forse non ce ne siamo mai accorti, ma la cultura manageriale usa sostanzialmente una visione metrica degli “ambienti” che studia.
E’ la visione meno adatta per questo tipo di ambienti!
Innanzitutto per una ragione “complessiva”: porta ad una visione quantitativa dell’organizzazione, della strategia e dell’ambiente in cui vivono le imprese che, a sua volta, porta ad una prassi di governo “calcolatoria” (la pianificazione e il controllo) del tutto inadeguata ad affrontare la sfida del cambiamento “profondo”.
Ma, poi, anche per una ragione più specifica: porta ad infilarsi in ragionamenti che sarebbero stati anche brillanti se non si fosse tentato di intrupparli, a forza, in una visione metrica.

Obiettivo di questo post non è quello di esplorare, nella profondità e nei dettagli che sarebbero doverosi, la ragione complessiva.
Ma di proporre un esempio curioso della ragione più specifica. Rimandando a nostri lavori più complessivi ogni approfondimento.


martedì 16 agosto 2011

Misurare o mobilitare le persone? Una visione quantistica dell’organizzazione

di
Francesco Zanotti

La fisica quantistica e il misurare che non misura, ma costruisce (paragrafo scritto con il supporto del Prof. Ignazio Licata)


La tradizionale conoscenza scientifica considera l’operazione di misura come una guida infallibile, l’unico riferimento sicuro per la progettualità. Ma la fisica quantistica ci rivela che questa idea del misurare è fallace. L’uomo non misura il mondo, lo costruisce. I manager non misurano l’organizzazione o il mercato, ma lo costruiscono.

Il misurare che sembra una guida infallibile …

Lo sguardo sembra più flebile di una goccia: non “cavat lapidem”. Lo sguardo ci porta solo l’immagine di come è la pietra. Cioè ci dice come è il mondo. Basta che sia uno sguardo onesto, non appannato ma accurato, ficcante.
Guardare è un termine generico. Forse è meglio sostituirlo con un altro, più “sociale”, condivisibile: misurare. Misurare è un guardare per attribuire un valore che sia da tutti condiviso. Quando misuriamo i parametri che descrivono un manufatto che abbiamo prodotto, se l’operazione di misura è corretta ed evitiamo interferenze, ricaviamo la vera immagine di quel manufatto. Ricaviamo la stessa immagine che ricaverà il nostro cliente misurandolo con la stessa correttezza nostra.

Questa filosofia dello sguardo flebile, della misura “neutra” ci sembra l’unica possibile. Infatti: come si fa a decidere cosa fare se non si sa quale sia la vera realtà con la quale si ha a che fare?
Ci sembra così tanto l’unica possibile che la applichiamo non solo alla dura realtà materiale, ma anche alla realtà umana, organizzativa e sociale. Forse, invece di “misurare”, parliamo di analizzare, ma è concettualmente la stessa cosa: andiamo alla ricerca di immagini oggettive ed espresse in numeri della realtà umana organizzativa e sociale. Ed allora, analizziamo, cioè guardiamo per attribuire un valore, misuriamo le competenze delle persone, le esigenze dei consumatori, i valori, i sistemi di interesse, la conoscenza, la cultura e il clima.

Per essere sicuri del risultato, perché la realtà umana organizzativa e sociale sia guardata, analizzata nel modo più efficace possibile, la facciamo misurare da “esperti”. Andando ovviamente alla ricerca di un esperto per ogni tipologia di “umano”: l’esperto di competenze, di mercato, di valori, di cultura e di clima.

Un misurare, invece, che confonde, mette a disagio ...


martedì 9 agosto 2011

Governare, non è “maneggiare”


di
Francesco Zanotti


Il maneggiare manipolando
Il management è fondato sull’ipotesi che una organizzazione è certamente un sistema complicato, ma non è dotato di capacità di sviluppo autonomo.
Purtroppo questa ipotesi è errata: una organizzazione è un sistema dotato di capacità di sviluppo autonomo. Per questo si chiama sistema complesso …
Capacità di sviluppo autonomo? Sì è questa la “competenza” che caratterizza una organizzazione umana, impresa o meno che sia. Purtroppo il management tradizionale non riconosce e, quindi, non sa gestire, questa capacità autonoma di sviluppo di ogni organizzazione umana …

Qualche dettaglio …