"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 31 gennaio 2016

Comportamenti virtuosi?

di
Francesco Zanotti

Oggi sul Sole 24 Ore Donato Masciandaro a proposito del mondo delle banche sostiene che le autorità di controllo possono monitorare trasparenze e correttezza delle condotte, premiando i comportamenti virtuosi.
Ma che sono i comportamenti virtuosi?
Ne esiste una lista da qualche parte? Esiste la modalità di collegare univocamente risultati a comportamenti? Ovviamente, no! E allora?
Allora stiamo vivendo di parole ed espressioni valigia che non hanno alcun senso preciso, ma sono oramai solo icone del bello e del giusto. Chi usa queste parole si mette dalla parte giusta. E può sostenere le sue povere idee che nascondono la loro povertà dietro a questa parole valigia.

Ne volete altre due? Eccole: competitività e talenti. 
Se qualcuno sa darmene una definizione che non sia palesemente antiscientifica, prego: si faccia avanti!

venerdì 29 gennaio 2016

Le statue nascoste e il governare

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per statue coperte

Al di là del fatto che sia giusto o sbagliato che siano stati nascosti capolavori alla vista di un Capo di Stato straniero, voglio parlare del tema del governare. Il problema è che nessuno oggi governa alcunché.
Governare significa avere influenza sui comportamenti delle persone. Poi qualcuno può pensare che si può avere solo una influenza indiretta attraverso i valori. E sarebbe una vera e propria sciocchezza scientifica. Ma in modo indiretto o diretto, chi governa deve generare i comportamenti più opportuni per il ”funzionamento” del sistema che è chiamato a governare.
Allora quando qualcuno, all’interno dell’area di governo di un Capo, mette in atto comportamenti giudicati inopportuni, la responsabilità è certamente del Capo.
In questa vicenda, invece i Capi (e tanto più sono Capi) dichiarano che loro non sapevano cosa facevano i loro sottoposti.  Ma, così facendo dichiarano che non governano i comportamenti dei loro sottoposti. Quindi dichiarano che non governano nulla.

Ma mi si può obiettare che non si possono tenere sotto controllo i comportamenti. Ecco si tratta di un’altra sciocchezza scientifica. Esistono le conoscenze per riuscire a fare emergere da una organizzazione, da ogni  gruppo umano un sistema di comportamenti che siano funzionali agli obiettivi che ci si pone.

Il problema è che chi governa (manager in testa e, più sono alti in grado, più questo è vero) non solo non dispone di questa conoscenze, ma giudica “lesa maestà” che lo fa notare e le offre loro. Il risultato è che chi oggi governa, in realtà, cerca disperatamente di tener insieme solo il piccolo gruppo di persone che a lui riferisce, gli equilibri di questo gruppo. E si trincera dietro l’illusione che tutto il resto si possa governare con , liste di valori e burocraticità varie.

lunedì 25 gennaio 2016

Un invito

di
Francesco Zanotti



Per consulenti e manager che vogliano partecipare ad una rivoluzione di pensiero, di vita e di risultati. 
Appuntamento: 
11 Febbraio 2016 ore 15,30-18,00 
Foro Boario via Jacopo Berengario, 51 a Modena

E’ una iniziativa organizzata insieme a BPER e Università di Modena, con la partecipazione del Prof. Moeller dell’Università di Macao, del Prof. Giancarlo Corsi dell’Università di Modena, della Presidentessa AIDP dott.ssa Isabella Covili Faggioli, del Direttore HR di BIPER dott. Giuseppe Corni, del Direttore della AUSL di Modena dott. Massimo Annicchiarico e del Prof. Gianfranco Minati Presidente Unione Europea per la Sistemica.
E’ la presentazione della traduzione (fatta dal Dott. Luciano Martinoli Senior Partner di CSE Crescendo e da suo figlio Lorenzo) di un libro su Niklas  Luhmann, scritto dal prof.  Hans Georg Moeller a cui è aggiunta una mia corposa appendice (frutto di un progetto di ricerca di CSE Crescendo) dove, partendo dal pensiero di Luhmann e integrandolo con il pensiero quantistico, propongo una rivoluzione delle prassi di gestione delle risorse umane, di cambiamento e di formazione.
E’ una rivoluzione necessaria perché:

“Formazione, cantieri di cambiamento e attività di gestione delle risorse umane
sono “specializzazioni” che rompono l’organizzazione in frammenti autoreferenziali che ne compromettono efficacia, efficienza e sviluppo …”

Durante la mia presentazione illustrerò, anche come tutte queste prassi siano “antiscientifiche”.
E’ una rivoluzione che non si ferma alla critica, ma propone una nuova prassi integrata di gestione strategica dell’impresa, di tutti i tipi di organizzazioni e, più in generale, di tutti i “Sistemi Umani” che abbiamo definito “Sorgente Aperta”.
Il titolare della iniziativa è una Associazione di cui sono Presidente. Il suo manifesto è pubblicato come Editoriale a firma mia nell’ultimo numero di una rivista internazionale di cui sono Co-Editor in Chief http://www.intcpm.net/ojs/index.php/icpm2013/article/view/48.


venerdì 22 gennaio 2016

Che accade nel vostro cervello quando …

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per cervello umano

Cosa accade quando qualcuno vi comunica qualche nuova procedura? Il vostro cervello esplora immediatamente tutte le conseguenze che ne derivano. E progetta come “completare” la procedura con i comportamenti “di contorno”. Cosa accade quando qualcuno vi dice che dovete seguire alcuni valori? Prima di tutto interpretate le parole che descrivono i valori a modo vostro. E, proprio a causa di questo, spesso vi convincete che voi già lo praticate e vi vengono in mente mille altri che non lo fanno.
Potrei continuare con mille altri “cosa accade quando”.
Ma la morale è già evidente. Quando voi formulate una direttiva (qualunque direttiva) non mettete in moto la sua realizzazione, ma una ristrutturazione cognitiva e sociale dai risultati imprevedibili.
Generalizziamo. Quando attivate formazione, “cantieri” di cambiamento e attività di gestione delle risorse umane rompete l’organizzazione in frammenti autoreferenziali che ne compromettono efficacia, efficienza e sviluppo formulate un piano di cambiamento.


martedì 19 gennaio 2016

Politiche HR e valutazione d’impresa

di
Francesco Zanotti

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Forse una domanda sorge spontanea: ma che c’entrano le politiche HR con la valutazione di impresa?
Molto perché dalle politiche HR si capisce facilmente se l’impresa sta attuando strategie di sviluppo o no. E si capisce anche la qualità del management HR.
In che modo?
Se le politiche HR di un’impresa non prevedono un aumento in qualità e quantità dell’occupazione state certi che l’impresa è, o andrà, in profonda crisi.
Mi si obietterà: ma non tutte le imprese possono svilupparsi …
E qui viene fuori la misura del coraggio e della competenza del Manager HR.
Se le imprese pensano di poter adottare solo adottare strategie difensive, significa che il loro Top management sta usando strumenti di analisi e progettazione strategica obsoleti.
Basta fornire loro strumenti e conoscenze avanzate di strategia d’impresa per rivoluzionare la loro visione delle mondo e la loro capacità di progettazione strategica.

Chi può/deve, all’interno delle imprese, selezionare e fornire all’impresa le più avanzate conoscenze e metodologie di strategia d’impresa? Sono i responsabili HR. Se non lo fanno … decida il lettore quale sia il giudizio che si può formulare su di essi …

venerdì 15 gennaio 2016

Samsung, gli altri e l’innovazione manageriale

di
Francesco Zanotti

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Ho messo Samsung nel titolo, ma avrei potuto mettere Apple e mille altri. Usiamo pure Samsung a mò di esempio.
Se chiedete a Samsung quali tecnologie utilizza, vi dirà che cerca di usare le migliori tecnologie disponibili.
Vi dirà poi che è anche protagonista dell’innovazione tecnologica.
Samsung comunica sia come è fatto il Samsung 6, ma contemporaneamente annuncia che sta lavorando al Samsung 7. E ne rivendica le innovazioni rispetto ai concorrenti.

Provate a chiedere ad un consulente quali sono le conoscenze che utilizza. Nessuno vi dirà che utilizza le migliori conoscenze disponibili. Tanto meno vi dirà che è protagonista nello sviluppo di nuove conoscenze. La ragione è che non sa neanche in quali ambiti disciplinari dovrebbe cercare le migliori conoscenze disponibili.

Non vi dirà neanche che sta sviluppando nuove metodologie. Spesso non dispone neanche di una metodologia formalizzata. Al massimo vi dirà della sua esperienza. Come se Samsung usasse come tema di comunicazione: i miei terminali sono buoni perché i miei dirigenti li hanno usati tante volte .

Ora, Samsung vende tecnologia e di innovazione tecnologica parla.
I consulenti si occupano di sistemi più complessi dei sistemi tecnologici. Il tema dell’utilizzo delle migliori conoscenze e il continuo sviluppo di nuove metodologie dovrebbe essere più intenso di quello che accade nel mondo, più primitivo, “calcolabile” dopo tutto, della tecnologia.
E’ vero che i consulenti stanno calando le pretese e si accontentano di fare corsi di formazione a manager sempre più junior. Ma anche questa pretesa è inaccettabile: perché fornire alle forze nuove delle imprese conoscenze banali e supponenza insensata?


mercoledì 13 gennaio 2016

Una speranza di futuro

di
Francesco Zanotti

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Stiamo pubblicando (seguendo un suggerimento di Gianni Rizzi) la traduzione di un libro sul pensiero di  Niklas Luhmann “Radical Luhmann” scritto da George Moeller. La traduzione è a cura di Lorenzo e Luciano Martinoli. A completamento vi sarà una mia appendice che espliciterà le potenzialità del pensiero di Luhmann per tutti coloro che si occupano di strategia, di organizzazione e di risorse umane. E cercherà di fare qualche passo avanti, sia nella dimensione teorica che nella dimensione applicativa. Questa appendice è il frutto di un grande progetto di ricerca reso possibile da CSE Crescendo nella persona del suo CEO Cesare Sacerdoti.
Il Libro sarà edito da IPOC di Pietro Condemi. Lo presenteremo il giorno 11febbraio preso l’Università di Modena grazie alla collaborazione con il Prof. Giancarlo Corsi. La presentazione è sponsorizzata dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Ci attendiamo la presenza di tutti le persone libere e forti per iniziare a cambiare radicalmente le modalità di governo di imprese, organizzazioni e istituzioni.


martedì 5 gennaio 2016

Estranei alla vita

di
Francesco Zanotti

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Parliamo di uno specifico gruppo sociale: i manager HR, i manager del cambiamento, i consulenti HR e del cambiamento.
La nostra analisi? Estranei alla vita.
Estranei alle vicende economico-finanziarie. Prendete i principali giornali italiani e vedrete che i “temi di management” appaiono solo in sezioni isolate. E trattati indipendentemente dal corso degli eventi. Solo centrati su eventi interni al gruppo sociale di cui stiamo discutendo: l’ennesima ricerca che serve solo a dimostrare l’utilità delle “cose” che vede chi fa la ricerca.
Estranei ai processi decisionali strategici delle imprese.
Estranei alla conoscenza. Nei discorsi che si fanno all’interno di questo gruppo sociale, non vi è traccia delle conoscenze sviluppate nelle scienze naturali e umane.
Come si fa a non dire che la somma di tutte queste estraneità è una estraneità alla vita?



sabato 2 gennaio 2016

La managerialità futura … o no?

di
Francesco Zanotti

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All’inizio dell’anno si fanno i buoni propositi.
Proviamo a farne uno. Siamo insoddisfatti del presente. Alzi la mano chi non lo è. Abbiamo vaghi ricordi di successi passati (sempre contingenti, parziali e non da tutti accettati).
Allora dobbiamo fare come si fa in questi casi: si cambia vita.
Meglio, si cambiano gli strumenti cognitivi di cui disponiamo. Più semplicemente: dobbiamo imparare cose nuove perché quelle vecchie sono fruste e sono ogni giorno frustate dalla loro pochezza cognitiva e operativa.
Ce ne sono un’immensità: l’immensità delle conoscenze inutilizzate che vengono dalle scienze naturali e umane. Davvero pensiamo che gestire uomini e sistemi sociali possa essere fatto con successo non sapendo nulla di uomini e sistemi sociali?
Forza, ecco il proposito, dobbiamo costruire una managerialità futura che dovrà essere drasticamente diversa da quella attuale.
Dovrà soccorrere il manager in questa stagione di incertezze, insicurezze, paure, Dovrà soccorrere il consulente dalla umiliazione quotidiana di uno sforzo di vendita sempre più difficile e di una considerazione sociale sempre più povera.
Lancio una iniziativa: cinque serate di informazione sul tema “Il management e le scienze naturali e umane.”. Rigorosamente separate in due sessioni: una per manager e una per consulenti. I consulenti (scusate la caduta di stile, ma forse non è così fuori luogo) non devono venire nella speranza di trovare clienti. Anche perché la conoscenza sarà la nuova strada maestra per conquistarli. Non due parole rubacchiate ad un cocktail ed un biglietto da visita inutilmente pomposo.