Desidero proporvi una "lectio magistralis" di Bunker Roy, attivista sociale, imprenditore, visionario indiano che ha fondato un vero e proprio Movimento partendo dalla fondazione di un college molto particolare .
Nel video la sua presentazione al TED, sottotitolato in inglese.
Quali le lezioni per gli uomini d'azienda dai poveri di tutto il mondo al quale quest'uomo ha dato autostima, dignità, cultura e tecnologia?
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Ridefinizione di professionista: competenza, fiducia, convinzione.
Per quante persone all'interno della nostra azienda si applica questa definizione? Molti hanno competenze, ma quanti di loro hanno anche fiducia e convinzione a sufficienza per poter sempre riuscire nei loro compiti?
E se è vero per tutti quanti, saranno valutati per queste tre cose e non per altro?
Non importa se fallisci, ammaccato e confuso riprovaci di nuovo.
Esiste nelle nostre aziende un clima che, a partire dai professionisti prima definiti, li spinga a provarci per riuscirci e non a punirli per gli errori? Quanto il clima aziendale superefficentista invece di stimolare ad osare intimorisce e scoraggia facendo perdere la voglia addirittura di fare?
L'insegnante è discepolo e il discepolo insegnante.
Nessuno è maestro, tutti sono maestri. Quando qualcuno, fosse anche l'ultimo operaio o impiegato, ha qualcosa da dire, anche al numero uno dell'azienda, quanto quest'ultimo è in grado di ascoltarlo cercando genuinamente di comprendere se c'è qualcosa di nuovo e utile? E, viceversa, quanto un operaio o impiegato ascolta un manager senza preconcetti ideologici per capire se c'è qualcosa di nuovo da imparare?
L'unico college che non rilascia certificati. Sei certificato dalla comunità che servi.
Che magnifico insegnamento, che profonda lezione per tutti coloro che cercano "titolati" o i cosiddetti "talenti", dimenticando che l'uno o l'altro lo si è solo in virtù della comunità che si serve.
E chissà quanti di questi "talenti" già ci sono in azienda ma non hanno nessun titolo da esibire se non il riconoscimento e l'apprezzamento dell'organizzazione nella quale lavorano e vivono.
Ma il messaggio e la lezione più forte è quella alla fine del suo breve discorso.
Io penso che non bisogna cercare soluzioni fuori, cerca soluzioni dentro. Ascolta le persone che hanno le soluzioni di fronte a te. Sono dappertutto nel mondo. Non chiedere alla Banca Mondiale, chiedi alle persone sul campo, loro hanno tutte le soluzioni del mondo.
Quante nostre aziende sono in grado di far loro questa affermazione?
E quante società di consulenza sono in grado di aiutarle a comprenderla e realizzarla?
Luciano Martinoli
Nel video la sua presentazione al TED, sottotitolato in inglese.
Quali le lezioni per gli uomini d'azienda dai poveri di tutto il mondo al quale quest'uomo ha dato autostima, dignità, cultura e tecnologia?
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Ridefinizione di professionista: competenza, fiducia, convinzione.
Per quante persone all'interno della nostra azienda si applica questa definizione? Molti hanno competenze, ma quanti di loro hanno anche fiducia e convinzione a sufficienza per poter sempre riuscire nei loro compiti?
E se è vero per tutti quanti, saranno valutati per queste tre cose e non per altro?
Non importa se fallisci, ammaccato e confuso riprovaci di nuovo.
Esiste nelle nostre aziende un clima che, a partire dai professionisti prima definiti, li spinga a provarci per riuscirci e non a punirli per gli errori? Quanto il clima aziendale superefficentista invece di stimolare ad osare intimorisce e scoraggia facendo perdere la voglia addirittura di fare?
L'insegnante è discepolo e il discepolo insegnante.
Nessuno è maestro, tutti sono maestri. Quando qualcuno, fosse anche l'ultimo operaio o impiegato, ha qualcosa da dire, anche al numero uno dell'azienda, quanto quest'ultimo è in grado di ascoltarlo cercando genuinamente di comprendere se c'è qualcosa di nuovo e utile? E, viceversa, quanto un operaio o impiegato ascolta un manager senza preconcetti ideologici per capire se c'è qualcosa di nuovo da imparare?
L'unico college che non rilascia certificati. Sei certificato dalla comunità che servi.
Che magnifico insegnamento, che profonda lezione per tutti coloro che cercano "titolati" o i cosiddetti "talenti", dimenticando che l'uno o l'altro lo si è solo in virtù della comunità che si serve.
E chissà quanti di questi "talenti" già ci sono in azienda ma non hanno nessun titolo da esibire se non il riconoscimento e l'apprezzamento dell'organizzazione nella quale lavorano e vivono.
Ma il messaggio e la lezione più forte è quella alla fine del suo breve discorso.
Io penso che non bisogna cercare soluzioni fuori, cerca soluzioni dentro. Ascolta le persone che hanno le soluzioni di fronte a te. Sono dappertutto nel mondo. Non chiedere alla Banca Mondiale, chiedi alle persone sul campo, loro hanno tutte le soluzioni del mondo.
Quante nostre aziende sono in grado di far loro questa affermazione?
E quante società di consulenza sono in grado di aiutarle a comprenderla e realizzarla?
Luciano Martinoli
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