"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

giovedì 3 giugno 2010

Il lavoro che non piace più a nessuno!

Da quando lavoro, sempre a contatto con le aziende, ho sempre notato una certa pianificazione delle attività dei miei interlocutori in prossimità di qualsiasi tipo di feste (Natale, Pasqua, Ferie estive, ecc.): concentrarsi sulle cose da terminare e rimandare le nuove a dopo.

A ben vedere le motivazioni sono comprensibili: cercare di terminare le urgenze in modo da non disturbare, o peggio rimandare, le vacanze e dunque, per aver tempo per raggiungere questo scopo, rinviare a dopo tutto il resto.

Nulla degno di nota dunque se non fosse per i tempi, che si sono dilatati. Già, perchè se fino a dieci anni fa questa "fase prefestiva" iniziava quindici/venti giorni prima dell'agognata pausa, oggi siamo a due mesi e passa!

Perchè?

Le urgenze e il "backlog" sono aumentati al punto tale da necessitare tutto questo tempo? Forse, ma se così fosse si è ridotta la necessità di progettare cose nuove. Il lavoro, di tutti, si è fortemente burocratizzato concentrandosi su attività routinarie, ripetitive, proceduralizzate e noiose.

Ho in mente una versione dei fatti diversa e più inquietante: le persone hanno sempre meno voglia di fare ciò che fanno. O meglio, le loro organizzazioni richiedono loro un coinvolgimento sempre più forte su cose sempre più insignificanti, piccole, poco coinvolgenti.L Una sorta di epidemia virale che si manifesta con stitichezza progettuale e diarrea di dettagli. La logica conseguenza è, dunque, rimandare, rimandare il più possibile e fare, piano e controvoglia, le cose che proprio non sono procrastinabili. Ovviamente il "nuovo" non ricade in questa categoria.

Brutto segnale!

Cosa mai potrà produrre una società ridotta a questo? Che significato può avere l'affermazione "uscire dalla crisi" considerando questo punto di vista?

Se c'è bisogno di idee nuove, quando queste verranno ascoltate?
Prima delle ferie no, dopo neppure, nel frattempo... forse!

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