di
Francesco Zanotti
Se in
un motore volete cambiare un pistone vecchio e tutto storto dovete sapere che
cosa è un pistone, dove si trova e come è fatto.
Ma cosa
c’entra questo discorso, mi obietterete? I valori non sono come un pistone. Sono
molto più fluidi, impalpabili, intangibili: uno nessuno e centomila, direbbe il
Nostro. Non sono oggetti dai contorni precisi. Si mischiano tra di loro,
possono essere definiti in mille modi … Non sono incastrabili in una
definizione stabile. Sono totalmente d’accordo.
Ma se
è così, cosa vuol dire l’espressione “cambiare i valori”?
Se
non potete sapere quale è il sistema vigente di valori di una persona e di una
organizzazione, anzi, asserite che non lo si può sapere perché i valori non
sono come un pistone, come si fa a trovare il modo di cambiarli?
Ma, immaginate
che in un qualche modo si possa generare un foglietto su cui sono scritti i dieci
valori chiave (non sentire il ridicolo di voler fissare l’identità profonda di
una persona o di organizzazione in un elenco di parole su di un foglietto?) che
volete che le persone e l’organizzazione professino, come fate ad installarli
nelle persone e nelle organizzazioni?
Dovreste sapere dove stanno i valori di una persona, vedere se in quel posto vi
sono spazi liberi per metterli, se sono compatibili con i valori esistenti …
E’
inutile continuare, più si cerca di capire il senso dell’espressione “cambiare
i valori” più questa perde di senso. Fino al ridicolo. Come tutte le pratiche
che hanno come oggetto di valori: analisi dei valori, comunicazione dei valori
etc.
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