"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 21 ottobre 2014

Contro il cambiamento: insopportabile

di
Francesco Zanotti


Una serie di post contro il cambiamento perché si tratta di una filosofia inaccettabile.
Propone che ci sia qualcuno che sappia cosa cambiare e chi, invece, ami crogiolarsi in organizzazioni sgangherate. Propone che qualcuno cambi qualcun altro. Propone che esista addirittura un metodo per cambiare le persone e i sistemi di persone, cioè le organizzazioni.
Propone che ci siano specialisti del cambiare.
Contro il cambiamento perché si tratta di una prospettiva scioccamente prometeica. Capace di creare solo caste professionali e manageriali (per altro di scarso successo e ruolo sociale) che pretendono che tutta l’organizzazione dia loro retta. Ed anche in fretta perché il cambiamento è urgente. E l’unico risultato che si ottiene è quello di generare reazioni contro questo voler cambiare gli altri. Le chiamano resistenze al cambiamento e, più sono forti, più danno identità ed importanza a chi le vuole combattere. Invece sono solo opposizioni (giuste) alla pretesa che qualcuno (senza arte né parte, cioè senza alcuno fondamento cognitivo) decida come si deve operare e vivere.
Nei prossimi post saremo concretezza a questa “battaglia”.
Comincio solo con un piccolo flash … la cosa che più si cerca di cambiare sono i valori. Quale paladino del cambiamento non sostiene che la cosa vera da cambiare siano i valori (o la cultura, se volete usare un’altra parola)? Ma ... dove si comprano i nuovi valori? Dal fruttivendolo perché li vogliamo turgidi e succosi come uno splendido pomodoro? O in una ferramenta sofisticata perché li pretendiamo precisi al micron?
Alla prossima.


Nessun commento:

Posta un commento