di
Francesco Zanotti
Tempo di vacanze … tempo di
viaggi, escursioni, scoperta di nuovi mondi: naturali ed antropologici … Magari
solo fuga dal mondo di tutti i giorni che non è propriamente un luogo ideale …
Nulla in contrario,
ovviamente.
Solo una proposta alternativa
e trasgressiva. Oltre ai paesaggi della Natura, oltre ai paesaggi
antropologici, provate ad immaginare anche i paesaggi della conoscenza. Viaggi,
escursioni, scoperte dei paesaggi della conoscenza. Sono paesaggi selvaggi,
affascinanti, spesso neppure immaginabili… Viaggi, escursioni scoperte nel
nuovo continente (forse è poco: nel nuovo pianeta, nella nuova galassia) delle
nuove scienze naturali … Qualche possibile passeggiata … Nei paesaggi della
matematica che sono un po’ la geografia delle teorie possibili. Nei paesaggi
della fisica che ci insegnano ad auto costruire paesaggi. Nei paesaggi dell’evoluzione
che ci fanno vedere come le nostre costruzioni (anche i nostri capolavori), le
strade che costruiamo, ci condizionano il futuro … a meno di rivoluzioni.
E, poi… Viaggi escursioni
nei mondi dei grandi pensatori perché troppo spesso il loro pensiero è umiliato
dai manuali scolastici.
Viaggi ed escursioni,
ovviamente, anche nei mondi delle arti … Ma attenti ad avere guide esperte che
non vi lasciano scivolare in un camminare frettoloso e distratto …
Forse i viaggi nei paesaggi
della conoscenza sono i più urgenti. Dobbiamo liberarci dalla tirannia dei
pochi ed angusti paesaggi conosciuti che ci costringono sempre lungo gli stessi
“pensieri” (la stessa visione del mondo, le stesse teorie, gli stessi modelli, le
stesse storie). Che non abbandoniamo neanche quando viaggiamo nella Natura o
nelle antropologie e che ci fanno da filtro banalizzante.
Forse è il viaggiare, quasi
tirannico, sempre negli stessi paesaggi che ci rende sempre più insopportabile
un mondo che si arricchisce sempre di più di nuovi paesaggi possibili, ma che
non riusciamo a vedere, a percorrere, a costruire.
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