"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

mercoledì 15 agosto 2012

I paesaggi della conoscenza


di
Francesco Zanotti

Tempo di vacanze … tempo di viaggi, escursioni, scoperta di nuovi mondi: naturali ed antropologici … Magari solo fuga dal mondo di tutti i giorni che non è propriamente un luogo ideale …
Nulla in contrario, ovviamente.
Solo una proposta alternativa e trasgressiva. Oltre ai paesaggi della Natura, oltre ai paesaggi antropologici, provate ad immaginare anche i paesaggi della conoscenza. Viaggi, escursioni, scoperte dei paesaggi della conoscenza. Sono paesaggi selvaggi, affascinanti, spesso neppure immaginabili… Viaggi, escursioni scoperte nel nuovo continente (forse è poco: nel nuovo pianeta, nella nuova galassia) delle nuove scienze naturali … Qualche possibile passeggiata … Nei paesaggi della matematica che sono un po’ la geografia delle teorie possibili. Nei paesaggi della fisica che ci insegnano ad auto costruire paesaggi. Nei paesaggi dell’evoluzione che ci fanno vedere come le nostre costruzioni (anche i nostri capolavori), le strade che costruiamo, ci condizionano il futuro … a meno di rivoluzioni.
E, poi… Viaggi escursioni nei mondi dei grandi pensatori perché troppo spesso il loro pensiero è umiliato dai manuali scolastici.
Viaggi ed escursioni, ovviamente, anche nei mondi delle arti … Ma attenti ad avere guide esperte che non vi lasciano scivolare in un camminare frettoloso e distratto …
Forse i viaggi nei paesaggi della conoscenza sono i più urgenti. Dobbiamo liberarci dalla tirannia dei pochi ed angusti paesaggi conosciuti che ci costringono sempre lungo gli stessi “pensieri” (la stessa visione del mondo, le stesse teorie, gli stessi modelli, le stesse storie). Che non abbandoniamo neanche quando viaggiamo nella Natura o nelle antropologie e che ci fanno da filtro banalizzante.
Forse è il viaggiare, quasi tirannico, sempre negli stessi paesaggi che ci rende sempre più insopportabile un mondo che si arricchisce sempre di più di nuovi paesaggi possibili, ma che non riusciamo a vedere, a percorrere, a costruire.

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