di
Luciano Martinoli
Dopo le "Domande di Giovanni" del capitolo 1 andiamo a verificare se l'attuale pratica di "gestione", il management appunto, è in grado di dare risposte.
Scopriamo le pratiche di fondo, le gestioni di "funzionamento" e "cambiamento", e il corollario che ne deriva: il comandare e dirigere una macchina complessa. Si arriva così al primo paradosso:
"Oramai è diventata evidente la
necessità di un cambiamento continuo che non è solo manutenzione, ma attenzione
allo sviluppo continuo di persone ed organizzazione.
La conclusione è che
funzionamento e cambiamento non possono essere considerati separatamente."
E ad una importante conclusione:
"...questa teoria “dirigista”, che non riesce (e anche non si sforza) con
grande autocontraddizione a dare una risposta alle domande di Giovanni, in
realtà, è una sintassi senza semantica...
costituita da un insieme di
parole che si pensa abbiano un significato ben preciso, ma in realtà non lo hanno.
In particolare risultano non avere semantica le parole che descrivono le
due operazioni chiave del governare direttivamente: l’analizzare e il decidere."
Tesi forte, certo, forse anche provocatoria; ma in un momento come questo, di fronte al generale spegnersi delle attività industriali e non solo, non è il caso mettere in discussione anche le nostre più granitiche certezze?
Come sempre a richiesta verrà inviato sia questo che gli altri capitoli.
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