di
Luciano Martinoli
Arriviamo ora al cuore del problema, un attacco frontale, duro se volete, ma necessario. Una lucida motivazione, pregando il lettore di "spogliarsi" dalle ideologie, sull'assioma indiscutibile della base teorica del management e, in particolare, della sua frangia più conservatrice: il "macho management". Gli argomenti, a supporto dell'affermazione del titolo, sono tre:
1. L'organizzazione non è descrivibile.
Un sistema classico è completamente descrivibile. Detto
diversamente, ne esiste certamente una descrizione completa. Se ne esiste più
di una, tutte le descrizioni sono completamente equivalenti. Infatti, una macchina - che è il prototipo di un sistema
classico - è fatta di parti ben definite che hanno proprietà altrettanto ben
definite, distinte, indipendenti le une dalle altre e indipendenti dal
contesto.
Sono le persone descrivibili in questo modo?
Sono le persone descrivibili in questo modo?
2. Per governare direttivamente un sistema occorre sapere come generare i comportamenti delle parti del sistema.
Occorre, insomma, conoscere le leggi del sistema.
Perché le “leggi” siano vere leggi, cioè siano usabili per governare,
devono essere indipendenti dalle parti del sistema che governano, devono essere imposte al sistema dall’esterno e devono essere assolutamente vincolanti. Non si è mai visto che un sasso buttato dalla torre di Pisa cadesse ... verso l’alto. Se le leggi non fossero vincolanti non servirebbero a nulla. Non sarebbero leggi.
Esistono le leggi dell’organizzazione?
3. Analisi, progetto e sua costruzione, attività standard per la direttività di un sistema e il suo cambiamento, sono attività impossibili per un sistema che non si sa come è fatto e di cui non si conoscono le leggi.
Dunque anarchia?
No, emergerà una proposta nei prossimi capitoli. Iniziamo però a convincerci che questo modo di governare. è impossibile e perseguirlo è illusorio, come dimostrano i risultati!
Ne siamo convinti?
Come per i precedenti, a richiesta l'invio del capitolo.
Come per i precedenti, a richiesta l'invio del capitolo.
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