di
Luciano Martinoli
Noi "siamo" ciò che pensiamo. Lo dicono le scienze cognitive, o meglio ciò che l'umanità ha scoperto su se stessa. Essere qualcosa di diverso parte allora dai nostri pensieri, dal nostro "giardino" cognitivo, dove vi sono gli alberi che daranno i frutti che useremo come ingredienti base per i nostri comportamenti, per le nostre relazioni, per costruirci come siamo.
Cosa abbiamo nel nostro giardino? Piante vecchie e asfittiche, che danno frutti malati: performance, misurazione di tutto ciò che ci circonda, talento come grazia divina...
Non c'è da meravigliarsi allora che, con questi ingredienti, l'unica cosa che sappiamo immaginare è... funzionare, invece di "vivere"!
Cosa abbiamo nel nostro giardino? Piante vecchie e asfittiche, che danno frutti malati: performance, misurazione di tutto ciò che ci circonda, talento come grazia divina...
Non c'è da meravigliarsi allora che, con questi ingredienti, l'unica cosa che sappiamo immaginare è... funzionare, invece di "vivere"!
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