di
Francesco Zanotti
Oggi su Nova24 del Sole24Ore
si parla di Cybersicurezza (Le spie dentro i nostri computer) e il discorso
finisce subito sulle risorse umane. Infatti, come dice Eugene Kaspersky, oggi i
pericoli vengono dall’interno delle imprese (dai dipendenti). Poi aggiunge: le
tecnologie di sicurezza non bastano. E’ necessario migliorare la selezione dei
dipendenti.
E già vedo tanti
professionisti fregarsi le mani.
Se non che, occorre, come
sempre, interrogare il complesso delle scienze naturali ed umane per capire se
può esistere una metodologia di selezione che possa funzionare.
E la risposta che si ricava è: no!
Infatti, se prendete un
pistone sapete cosa misurare per capire se “fitta” esattamente con un cilindro.
E basta misurarlo una volta. Non vi aspettate che il cilindro ingrassi a causa
del troppo olio mangiato … Sapete, è immerso nell’olio, la fatica del su e giù,
la tentazione di abboffarsi di olio potrebbe vincerlo. Ma voi siete sicuri che
il pistone non si farà tentare.
Nel rapporto tra essere
umano ed organizzazione non si può calcolare un “fit” ottimale. E anche se lo
si trovasse il giorno dopo è cambiato.
Non si può trovare un fit
ottimale perché non esiste un modello di essere umano che riesca a dire quali
sono le variabili che determinano le scelte e i comportamenti. Cioè. Non si sa “come
è fatto” e “come funziona” un essere umano. Se non si sa come è fatto e come
funziona, non si può sapere cosa misurare. Quello che si misura oggi è meno
utile del sapere quale sia il suo numero di scarpe.
Se anche si sapesse cosa
misurare, ogni processo di “misura” comporta una relazione umana tra misuratore
e misurato. Questo significa che non si misura l’essere umano, ma la relazione
con il misuratore. Ovviamente, se cambiate misuratore, cambiate la misura.
Se anche (e non è possibile
farlo) si potessero superare le obiezioni precedenti, rimarrebbe il fatto che l’essere
umano è contestuale: funziona diversamente in diversi contesti, non come il pistone
che si muove sempre allo stesso modo. I suoi comportamenti dipendono dal
contesto in cui si mette. E anche il contesto non è descrivibile. L’organizzazione
non è fatta solo di procedure, ma anche da quella che si definisce
organizzazione informale (da dove emergono i comportamenti) della quale né il
selezionatore né il vertice aziendale sanno nulla. Di più, l’organizzazione
informale e l’essere umano evolvono in modi non prevedibili.
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