"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

venerdì 3 giugno 2016

L’innovazione profonda è difficile: una proposta

di
Francesco Zanotti

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Oggi il complesso delle scienze naturali ed umane suggerisce nuove prospettive per comprendere e “governare” persone ed organizzazioni.
Il problema è che per poter valutare queste prospettive è necessario avere almeno una qualche idea di quali siano i contributi rilevanti delle scienze naturali ed umane. Altrimenti non si è in grado di capire cosa è innovazione profonda e cosa è, invece, la banalità spacciata (magari in buona fede) per innovazione. Purtroppo per un manager è molto difficile avere anche solo una qualche idea di quali sono i risultati fondamentali raggiunti nelle scienze naturali ed umane.
I consulenti certo non li aiutano: parlano e cercano di vendere le loro (spesso presunte) innovazioni senza alcun riferimento alle conoscenze cha hanno utilizzato per svilupparla. Così si vende e si compra conoscenza solo per relazione. Ma l’essere amici non garantisce innovazione.
Che fare? Predisporre strumenti per conoscere in fretta, ma efficacemente, i maggiori risultati delle scienze naturai ed umane. Noi lo abbiamo fatto: short seminar e documenti snelli.
E, poi, i manager dovrebbero chiedere sempre ai consulenti il posizionamento delle loro innovazioni: come si collocano nel panorama complessivo delle scienze naturali ed umane.
Strano? Ma no, è quanto accade normalmente in tutti gli altri ambiti della conoscenza. Avete idea di cosa succederebbe se si comprasse la tecnologia solo dagli amici, anche se magari mai hanno fatto ricerca?
Un ultimo consiglio cari manager: chiedete ai vostri consulenti anche quanto investono annualmente in ricerca.


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