di
Francesco Zanotti
Ripercorrete tutte le cose (metodologie,
urgenze, auspici) che si dicono sul cambiamento. Come potrebbero essere
significative per costruire la nuova Europa
che tutti auspicano dopo la Brexit? Forse qualcuno mi dirà che c’entrano
eccome. Bene questo qualcuno prenda carta e penna e mandi la sua proposta di
gestione del cambiamento ai leader Europei. Forse questa proposta non riuscirà
proprio a scriverla.
Ma non possiamo fare mancare il nostro
contributo. Prima con un esame si coscienza che poi deve diventare ricerca di
conoscenza.
L’esame di coscienza: buttiamo a mare tutto
quello che oggi si dice sul cambiamento. Abbiamo già sperimentato che non funziona.
Ma ci siamo sempre giustificati con la panzana dei cattivi: quelli che resistono
al cambiamento. Non volendo riconoscere in alcun modo che sono invece sforzi
irragionevoli di cambiamento che generano le resistenze. Oggi toccando con mano
che non sappiamo dire nulla ai Governi, non possiamo più nasconderci dietro
scuse meschine.
Fatto l’esame di coscienza, attiviamo una ricerca
iniziando dal riconoscere che non ha scientificamente senso parlare di cambiamento.
Per arrivare a capire che, invece che di gestire il cambiamento, dobbiamo
pensare a governare processi di autoevoluzione delle organizzazioni.
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