di
Francesco Zanotti
L’avevo ritagliato …
ma era rimasto nel dimenticatoio. Vale, però, la pena di riprenderlo e
commentarlo. E’ un articolo del Prof. Severino
Salvemini (Corsera 17 ottobre 2012) che sostiene una tesi molto simile a quella
che proponiamo da tempo. Anche se manca la proposta conclusiva.
Egli sostiene che la
mancata crescita non dipende da disfunzioni del sistema, come sostengono i
macro-economisti … Aggiungo io: e di che altro potrebbero sostenere i macroeconomisti,
visto che si occupano di macroeconomia? Le nostre “competenze” sono la nostra
ricchezza, ma anche il nostro limite …
Non dipende da disfunzioni
del sistema, ma da carenze di progettualità e di coraggio da parte di manager ed
imprenditori.
Io sono d’accordissimo
sul fatto che i fattori sistemici possono certamente dare fastidio, ma se io invento
e produco oggetti tipo i-Pad, non me ne importa più di tanto di loro. Il Professore
non cita Apple, ma, giustamente, imprese italiane imprenditorialmente e
managerialmente eccellenti: da Zegna a Luxottica a Brembo e molte altre.
Ma credo che non ci si
possa limitare ad una colpevolizzazione e ad una predica: occorre dire cosa
fare.
Io credo che la variabile chiave sia la conoscenza
strategico-organizzativa. Cioè le
risorse di conoscenza che servono a progettare il futuro delle imprese. Quelle sviluppate
empiricamente da manager ed imprenditori non bastano. Anzi, anche loro
rischiano di rimanere vittima (come i macroeconomisti) delle loro risorse
cognitive, delle loro “specializzazioni”. Le conoscenze strategico-organizzative
sviluppate dall’accademia sono necessarie, ma non sufficienti e sono anche poco
utilizzabili. E’ necessario un grande sforzo di ricerca per sviluppare nuove
conoscenze strategico-organizzative e renderle disponibili a manager ed imprenditori.
E’ quello che stiamo facendo. Un nostro grande progetto di ricerca ha generato
una vera e propria nuova generazione di conoscenze strategico-organizzative ed
i suoi risultati stanno per essere resi pubblici ..
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