"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 26 aprile 2015

Chi è Giovanni?

di
Francesco Zanotti


Giovanni è un essere umano. Moltissimi (credo tutti i manager e i consulenti) sono convinti che per guidare (governare? Comandare? Motivare) Giovanni sia necessario conoscerlo.
Ma cosa significa conoscerlo? Provo a rispondere rivelando che la mia fonte è: Jerome Kagan. “Le tre culture", pag. 49-50. Ovviamente con adattamenti miei.
Chiedete ad un neuroscienziato e vi risponderà che lo vuole analizzare con tecniche di neuro imagining. Chiedete ad uno psicologo e vi risponderà che Giovanni è le sue strutture cognitive, il suo subconscio, le sue intelligenze o le sue emozioni e sentimenti (si veda la distinzione che fa Damasio tra emozioni e sentimenti). Chiedete a uno scienziato psico-sociale e vi risponderà che Giovanni è il suo gruppo (o la sua rete sociale, se volete essere più “à la page”). Se chiedete a un sociologo vi risponderà che è il suo genere, la sua etnia, la sua nazione. Se chiedete ad un antropologo vi dirà che sono i  valori e i miti della sua cultura di riferimento. Se chiedete a uno storico vi dirà che Giovanni è la storia della sua famiglia. Se chiedete a un poeta vi dirà che Giovanni è (vedi Kagan): la sua nostalgia per l’estate quando è novembre e gli alberi sono spogli, il misto di impotenza e melanconia che lo pervade quando … etc.
E il manager chi pensa sia Giovanni? Non lo sa, però, pensa di guidarlo lo stesso …

Mi si obietterà che non è possibile conoscere tutte queste cose di Giovanni. Vero. Ma questo comporta che non lo si può comandare o motivare. Occorre fare tutt'altro …

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