"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 5 aprile 2015

Evo-Devo: ma come si è formata l’organizzazione?

di
Francesco Zanotti

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Sul Corriere di oggi Piattelli Palmerini presenta il pensiero di Alessandro Minelli, uno dei Guru dell’Evo-Devo.
Di cosa si tratta e che c’entra con l’organizzazione.
Di cosa si tratta lo dice Piattelli Palmerini. Cosa c’entra con l’organizzazione provo a dirlo io.

Evo-Devo
Si tratta di un programma di ricerca per rendere complementari lo studio dei processi evolutivi (la biologia evolutiva) e lo studio dei processi di sviluppo (biologia dello sviluppo) sono andati avanti quasi indipendentemente gli uni dagli altri. Il Prof Minelli è uno dei Guru dell’Evo-Devo che cerca di costruire una sintesi tra questi due approcci.
Dice il prof. Minelli che la selezione naturale vede solo la struttura del corpo dell’adulto. Ma non del processo che l’ha generato. Così rimangono domande senza risposta. Non si capisce perché non si possano essere evoluti centauri o sirene. O molto più concretamente perché non vi è neppure una specie di centopiedi con un numero pari di piedi.
Lo studio dello sviluppo dell’individuo porta a capire quali strutture sono possibili e quali no.
Ovviamente nessuno dei due processi (evoluzione e sviluppo) e frutto di un Progetto costruito razionalmente (digitale), ma sono il frutto di dinamiche emergenti.

L’organizzazione
Gli studi di organizzazione si pongono solo marginalmente sia nella prospettiva evolutiva che da quella dello sviluppo.
Non esiste se non eccezionalmente (le famose configurazioni di Mintzberg ad esempio) la individuazione delle specie di organizzazioni (imprese) oggi presenti. Tanto meno si studia come evolve l’organizzazione di una impresa.
Noi stiamo provando ad andare in tutte e due le direzioni, con risultati evidenti e disponibili gratuitamente.

Purtroppo
Ma ovviamente troppi manager (soprattutto di staff, cioè quelli che maggiormente dovrebbero impegnarsi a fornire strumento di comprensione e governo ai manager di linea) non sono interessati alla conoscenza. Si nascondnoo dietro l’alibi della concretezza che li porta, però, a non gestire concretamente nulla. Vivono oppressi dai guai del non gestire nulla che si accavallano sempre di più e soffocano il generare valore delle organizzazioni.


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