di
Francesco Zanotti
La teoria dei creodi di C.H.
Waddington suggerisce qualche nuova idea sul cambiamento. Immaginate che l’ambiente
in cui si muove un sistema (una pallina) sia fatto di canaloni profondi che di
tanto in tanto si biforcano. Le biforcazioni sono le potenzialità di
cambiamento. Se volete far cambiare la direzione del movimento della pallina
che si muove in un canalone, dovete scavare un altro canalone. E non è banale
il farlo. Occorre che anche la pallina partecipi al progetto ed alla
realizzazione del nuovo canalone. Nel linguaggio dell’impresa: è necessario
sviluppare un nuovo progetto strategico socialmente definito.
Ma se attendete che la
pallina arrivi ad un punto di biforcazione, allora potete realizzare un
cambiamento con poca energia: basta dare una piccola spinta in una direzione o
nell’altra per far cambiare radicalmente direzione alla pallina. Potete cambiare
solo l’organizzazione, ma le potenzialità del cambiamento sono determinate dall’esterno.
Concludendo, l’alternativa è
chiara.
Se volete fermarvi a
cambiamenti organizzativi, allora potere farlo efficacemente, ma non
determinare voi le direzioni di cambiamento.
Se volete guidare il
cambiamento è necessario partire da un progetto di sviluppo strategico
socialmente determinato.
Se pensate ad un progetto di
cambiamento organizzativo da voi progettato, dimenticatevene. Tentando di
realizzarlo disturberete solo la pallina frenandone il cammino verso i canaloni
etero determinato di cambiamento. Certamente non otterrete in nessun modo il
cambiamento organizzativoo che avere progettato
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