di
Francesco Zanotti
Tra i Responsabili HR più
sensibili e anche tra qualche Imprenditore particolarmente attento alle persone
comincia a diffondersi una espressione nel giudicare le attività di formazione:
non so dire esattamente a cosa, ma a qualcosa serviranno.
Cioè si sta rompendo la
convinzione, ancora difesa a spada tratta dai formatori aziendali, che esista
un preciso legame tra attività di formazione e i risultati.
Facciamo qualche passo
avanti lungo questa direzione. Mi rivolgo ovviamente a manager e imprenditori
che cominciano a riflettere su questi temi.
Guardate, innanzitutto la vostra
intuizione è corretta: è inutile provarci. Non è possibile né individuare, né misurare
i risultati della formazione.
Ma dovere fare ancora un
passo avanti. Tutta la conoscenza di cui all’inizio del nuovo millennio si
dispone (le scienze naturali ed umane) porta ad un unica conclusione. Non solo non
è possibile definire esattamente cosa genera la formazione, ma è dimostrabile
scientificamente che genera danni. Ovviamente mi riferisco alle attuali
attività di formazione, soprattutto quella attiva. Non sto parlando della
formazione “tecnica”.
Faccio una proposta: perché non
fate una verifica scientifica di tutte le attività formative per capire l’impatto
che possono avere sull’organizzazione? E’ davvero triste tirarsi la zappa sui
piedi spendendo soldi e tempo.
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