di
Francesco Zanotti
Oggi il manager ha in mente
essenzialmente il suo Capo. A lui riferisce e si riferisce. Questo rapporto
rischia di degenerare nel “doppio legame” di Bateson che non è necessario
spiegare ai manager che sono certamente competenti di “umanità” e delle
conoscenze che sull’umano sono disponibili …
Oppure no? Forse, no. Ma
senza colpe. Il fatto che esista questo doppio legame non motiva, anzi
impedisce al manager di occuparsi di altro: lo assorbe completamente. La
conoscenza, l’innovazione e le persone rimangono sullo sfondo, quasi disturbi.
Occorre allora liberare i
manager.
Uno strumento possibile è un
controllo sociale della loro attività perché si orienti alla conoscenza alla
innovazione, alle persone.
Da parte dei sindacati che,
però, per primi devono orientarsi alla conoscenza, alla innovazione, alle
persone.
Da parte delle persone che
vivono nell’organizzazione che, però, pure loro, devono orientarsi alla conoscenza,
alla innovazione. Ed alla responsabilità di educazione nei confronti del
management.
Da ultimo, da parte dei Soci
che hanno interesse estremo al fatto che manager, sindacati e persone siano
insieme orientati alla conoscenza, alla innovazione ed a un dialogo
profondamente umano per costruire sviluppo.
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