"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 22 novembre 2015

Liberare i manager con il controllo sociale

di
Francesco Zanotti

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Oggi il manager ha in mente essenzialmente il suo Capo. A lui riferisce e si riferisce. Questo rapporto rischia di degenerare nel “doppio legame” di Bateson che non è necessario spiegare ai manager che sono certamente competenti di “umanità” e delle conoscenze che sull’umano sono disponibili …
Oppure no? Forse, no. Ma senza colpe. Il fatto che esista questo doppio legame non motiva, anzi impedisce al manager di occuparsi di altro: lo assorbe completamente. La conoscenza, l’innovazione e le persone rimangono sullo sfondo, quasi disturbi.
Occorre allora liberare i manager.
Uno strumento possibile è un controllo sociale della loro attività perché si orienti alla conoscenza alla innovazione, alle persone.
Da parte dei sindacati che, però, per primi devono orientarsi alla conoscenza, alla innovazione, alle persone.
Da parte delle persone che vivono nell’organizzazione che, però, pure loro, devono orientarsi alla conoscenza, alla innovazione. Ed alla responsabilità di educazione nei confronti del management.
Da ultimo, da parte dei Soci che hanno interesse estremo al fatto che manager, sindacati e persone siano insieme orientati alla conoscenza, alla innovazione ed a un dialogo profondamente umano per costruire sviluppo.


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