di
Francesco Zanotti
Continuo a presentare, in forma di stilla, le ipotesi implicite (ma errate) sulla gestione delle risorse umane. Questa volta voglio gettare lo sguardo sul processo di "selezione".
Come fare a scegliere la persona giusta da collocare al posto giusto? Come rendere meno generica l’intuizione che una persona deve essere “brava”? E’ necessario trovare un “setaccio” con i buchi adatti a trattenere (come pagliuzze d’oro: i famosi talenti) le persone che detengono le competenze e le attitudini necessarie al buon funzionamento dell’impresa. Il selezionare è un setacciare con il setaccio “giusto” il mercato del lavoro, interno ed esterno all’impresa. Fuor di metafora: la selezione viene intesa come momento di analisi e giudizio.
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