di
Francesco Zanotti
Si parla di uno
studio di Hay Group sui manager delle istituzioni finanziarie. Non voglio
parlare della qualità dello studio (grande rispetto per Hay Group, dove pure ho
lavorato), ma voglio riportare la conclusione (così come proposta dal
giornalista). Eccola, letterale: “Per uscire dalla crisi ci vogliono manager
del finanziario … e qui l’articolista virgoletta … <<in grado di agire stili
di leadership che favoriscono il cambiamento aziendale>>.
I commenti su questa
frase.
E' necessario uno studio per
affermare che non servono manager conservativi?
Dove pensiamo possa
andare a finire la Consulenza Direzionale se si ferma a queste “scoperte”?
Non è forse tempo di passare dai "cazziatoni" ai managers alle proposte alte forti?
Non è forse tempo di passare dai "cazziatoni" ai managers alle proposte alte forti?
Come pensiamo che la
stampa possa contribuire allo sviluppo della Consulenza Direzionale se si
proclama l’acqua calda come scoperta epocale?
Domande cattive? Credo
domande costruttive: prima di propugnare il cambiamento di altri, noi consulenti dovremmo cercare il
cambiamento di noi stessi. Non ci rendiamo conto che sono decenni che diciamo
sempre le stesse cose, indifferenti ai cambiamenti del mondo e delle conoscenze?
Mi piacerebbe proprio
un bel confronto pubblico sia col giornalista, sia con chi ha redatto lo studio. Ma forse non è realizzabile
…
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