"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 27 aprile 2014

La carriera e i soldi non interessano più

di
Francesco Zanotti


Un messaggio a tutte le imprese che sono alle prese con problemi di motivazione dei giovani. E che, cercando di risolverli, si sono messe in un circolo vizioso. Infatti, si sono messe in testa che l’unico modo per motivarli è offrire loro spazi di carriera (potere e soldi, quindi), li hanno promessi e poi hanno scoperto che questi spazi di carriera non ci sono.
Ora, un articolo apparso oggi sul Corriere, a firma di Serena Danna, parla delle motivazioni dei Millennials.
Riporto alcune frasi che la Danna ha ripreso da diversi studi e riviste.
Neanche un ragazzo ha espresso desideri come: raggiungere posizioni di potere o fare soldi”.
I ragazzi non vedono la professione come un mezzo per pagare l’affitto, ma per esplorare passioni, hobby, filosofie”.
Almeno la metà degli intervistati (tra gli studenti migliori università americane) sono convinti che il mondo aziendale avrà sempre una maggiore responsabilità nelle risoluzione delle grandi sfide della società.”.
Allora, che fare, visto che le armi dei soldi e della carriera sono spuntate? Come venire incontro alle esigenze di nuovi giovani, come utilizzarle per rinnovare strategicamente ed organizzativamente le nostre imprese?
Innanzitutto, offrite loro nuove risorse per comprendere la complessità dell’impresa.
Attenzione: non pensate nemmeno (ne riceverete pernacchie, qualche volta anche esplicite) di parlare delle soft skills, della creatività o di qualche regoletta di filosofia spicciola.
Per nuove risorse cognitive intendo le conoscenze che sono state sviluppate nelle scienze naturali ed umane, che permettono una nuova comprensione della complessità dell’impresa e che sono oggi pressoché sconosciute nel mondo dell’impresa stessa.
E, poi, coinvolgeteli a progettare, usando queste conoscenze, a seconda del coraggio di cui disponete, nel progettare la strategia dell’impresa o, almeno, nel progettare il contesto organizzativo in cui devono operare.
Così li motiverete e renderete disponibile alle imprese il meglio delle loro nuove e inedite esistenzialità profonde.
Messaggio finale: cari manager non abbiate paura a farvi aiutare. Non da qualcuno che tende a sostituirvi. Ma da qualcuno che rende, prima di tutto a voi, disponibili quelle nuove conoscenze che occorrere fare avere ai ragazzi. E che, poi, rende disponibili metodologie per guidare una nuova progettualità che si fonda su nuove risorse cognitive.


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