di
Francesco Zanotti
Il costruire sicurezza è un
progetto di cambiamento. Chi guida questo processo dovrebbe usare, in
coscienza, tutte le migliori conoscenze e metodologie per costruire quel
particolare cambiamento che si chiama maggiore sicurezza.
Invece … la coscienza va a
ramengo … chi si occupa di sicurezza non si occupa di cambiamento. E finisce
per usare metodologie che si basano, ad esempio, su di una visione della
cognizione dell’uomo che è ancora quella del cane di Pavlov. Tralasciando tutti
gli altri approcci alla cognitività e tutto il resto delle scienze umane. Da parte
sua, chi si occupa di cambiamento usa solo una piccola parte delle aree di
conoscenza rilevanti. Ancora una volta, ad esempio, qualche brandello,
divulgato male, di scienze cognitive.
Perché così duro? Perché,
fino a che sono le imprese che vanno in malora, chi se ne frega (forse). Quando c’è
di mezzo la vita umana, se ne vada a casa (non in malora, per carità) chi non
usa le migliori conoscenze e metodologie di cambiamento disponibili.
Mi piacerebbe tanto essere
smentito e dileggiato da qualcuno che mi dimostra che egli, invece, usa tutto
quello che di rilevante al tema della sicurezza la conoscenza umana ha prodotto.
Caro Francesco, eccomi ancora qua. E ancora una volta sono talmente d'accordo con te che mi auguro ci possa essere modo di incontrarti per dirtelo anche a voce... Chiaro che sono così d'accordo perchè parto da una posizione strana per una che si occupa di sicurezza. Sono RSPP interno in un Comune come dipendente part time, ma nella professione privata sono psicologa, psicoterapeuta e formatore...E così quando faccio la formazione per la sicurezza, o la valutazione dei rischi, cerco di coinvolgere le persone, cerco di starle a sentire. Ci provo, a dar loro voce. Naturalmente questo fa si che mi arrivino un sacco di 'ciabatte' in testa (grillo parlante, fastidioso, rompic...) perchè vengono messe nero su bianco criticità che non si vorrebbe venissero rilevate. E' fastidioso che il livello di comunicazione interna sia mediocre, che non ci sia attenzione e coinvolgimento nei confronti dei lavoratori, ma sopratutto che questo venga scritto, rilevato. Urge elmetto di protezione!!
RispondiEliminaBeh .. grazie per i tuoi commenti. Quello che ho scritto è solo la punta dell'iceberg di un discorso molto più ricco di teoria ed esperienze. Mi piacerebbe ascoltare anche la voce di chi non è d'accordo.
RispondiEliminaSe vuoi contattarmi sul blog ci sono i miei riferimenti.
Grazie
F