di
Francesco Zanotti
La pietra ha senso solo se è un pezzo di una natura popolata da migliaia
di dei.
Giovanni sta camminando per la
Natura e ne è parte integrante. Sente il sole e il vento sulla pelle. Calpesta
le erbe e le rocce. Raccoglie, caccia ed è cacciato…
Vede i ritmi della Natura: il
giorno e la notte, le stagioni. Guarda il cielo è scopre che la Natura non ha
fine. La Natura fatta di mille Dei che possono essere benigni o maligni …
Poi decide che è anche un po’
lui un dio, sia pure, forse minore, e decide che quella Natura la vuole
utilizzare a proprio beneficio. E raccoglie una pietra che comincia a dare
forza alla sua mano …
Giovanni guarda dall’ultimo
piano del suo grattacielo, ma non vede la Natura. E’ nascosta sotto la Natura
artificiale che quel suo antico raccogliere la prima pietra ha iniziato a
costruire…
E si sente Dio.
Giovanni dall’alto del suo
grattacielo, però, inizia a vedere la sua realtà tremolare. E poi vede alcune
persone che stanno iniziando ad arrotolare il paesaggio. La città era una tela
dipinta. Così come la notte fatta delle lucciole artificiali della città … Giovanni
si ritrova in una Natura dove non ci sono più dei minori che danzano alla vita.
Tenta da raccogliere un nuova pietra, ma non ha più la forza degli dei della
natura.
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