di
Francesco Zanotti
Uno dei compiti più ingrati
di un Responsabile HR è oggi quello di dover licenziare. Scegliere chi licenziare,
comunicarglielo …
Ecco a me sembra che un
Responsabile HR si dovrebbe chiedere: cosa ho fatto io per non essere costretto
a licenziare?
Le risposte possibili sono
due.
La prima è quella di dare la colpa al fato: la crisi et similia. Questo
equivale ad affermare: io non ci potevo fare nulla. Bene, sostenere questa tesi
è come sostenere che non si ha alcun ruolo nello sviluppo strategico dell’impresa.
Per favore, chi lo sostiene almeno abbia il coraggio di non parlare più del ruolo
strategico delle risorse umane! E si aspetti di essere sostituito da una qualche
società di outplacement che, almeno, aiuta chi viene licenziato.
La seconda risposta è quella di capire cosa si può fare per non essere
costretti a licenziare. Vi sono due cose da fare.
La prima cosa da fare è
quella di aumentare la qualità della progettualità strategica in modo da rinnovare
radicalmente l’identità strategica dell’impresa. Mi si potrebbe obiettare: ma che
c’entra il Responsabile delle risorse umane? La risposta è semplice: è l’unica
figura che può cercare e fornire al top management le risorse cognitive che
possono permettergli di moltiplicare la sua capacità progettuale: le conoscenze
e le metodologie di strategia d’impresa. Oggi esse non sono nella disponibilità
del Top management.
La seconda cosa da fare è
quella di aumentare le prestazioni dell’organizzazione. Anche in questo caso il
Responsabile delle HR può aiutare a raggiungere questo obiettivo cercando le
risorse cognitive necessarie: sono le conoscenze e le metodologie suggerite
dalle scienze naturali ed umane che oggi sono completamente trascurate.
Ma sono due cose a cui il Responsabile HR non è né abituato né formato. Beh, ma in un periodo di passaggio da una società ad un’altra capita inevitabilmente a tutti. Non c’è per definizione nessuno imparato. Ma il compito di tutti è la ricerca continua di nuove conoscenze, nuovi ruoli ...
Nessun commento:
Posta un commento