di
Francesco Zanotti
… magari ad una riunione interfunzionale, tra capi di funzione. O una
qualunque altra riunione tra persone che non lavorano a stretto contatto di
gomito, ma si vedono periodicamente …
Una riunione di questo tipo aggrega un gruppo di persone. E, in questo
gruppo, si attivano almeno tre dimensioni: cognitiva, sociale ed antropologica.
I partecipanti a questo gruppo si portano dietro le dimensioni cognitive,
sociali ed antropologiche dei gruppi di provenienza. Quindi, in un gruppo, si
attivano relazioni complesse tra attori che si portano già dietro una loro
complessità irriducibile.
Come vengono gestite queste riunioni? Usando il sistema di conoscenze
che ha chi la guida. Attenzione … Non si può dire: io non conosco le dinamiche
che si scatenano, quindi non le tocco.
Chi guida una riunione deve gestire inevitabilmente tutte queste dimensioni.
Forse non se ne accorge, ma lo fa. E lo fa usando le conoscenze sulla cognitività di
una persona, sulla socialità e sull’antropologia di un gruppo che sono nella
sua disponibilità.
Insomma, un manager si costruisce inevitabilmente una sua teoria delle
dinamiche cognitive, sociali ed antropologiche. Forse allora gli interessa
anche sapere cosa si è scoperto di queste dinamiche …
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