"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

domenica 20 ottobre 2013

Il contributo delle scienze cognitive per lo sviluppo di persone ed organizzazioni

di
Francesco Zanotti
La capacità di ascolto, di costruzione di proposte e di espressione dipendono dalle risorse cognitive delle persone. Esempi di risorse cognitive sono la visione del mondo e i linguaggi. Il sistema di risorse cognitive di una persona evolve e, se non viene continuamente messo in discussione, tende a diventare auto riferito, bloccato. Persone con sistemi di risorse cognitive bloccati non sapranno ascoltare, confliggeranno con chi non la pensa come loro, ripeteranno sempre le stesse idee come un disco rotto.
L’utilizzo del paradigma delle risorse cognitive cambia completamente la visione del “governare” persone ed organizzazioni. Ad esempio, rivela il paradosso di una delle competenze manageriali che vanno per la maggiore. La capacità di negoziazione. Non parlate di negoziazione. Quando è necessario negoziare è perché ci si trova di fronte a due sistemi di risorse cognitive diversi e bloccati. Che faticosamente costruiranno compromessi che, subito dopo, sconfesseranno. Cercare di sbloccare i sistemi di risorse cognitive prima.
Le scienze cognitive ci danno un contributo importante a capire i processi di evoluzione dei sistemi di risorse cognitive e come gestire questa evoluzione.
Le scienze cognitive sono in profonda evoluzione. Io credo che l’approccio più interessante sia quello proposto da Giuseppe Vitiello e fondato sulla teoria quantistica dei campi. Comprende e supera le visioni, ad esempio, di Edelman, Damasio, Tononi ed altri. Si muove all'interno della visione quantistica della conoscenza. Noi abbiamo dato un contributo sia teorico che di operatività.


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