"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 21 gennaio 2014

Il bilancio delle “non conoscenze”

di
Francesco Zanotti


Uno dei cavalli di battaglia (cioè: una delle cose da vendere) dei consulenti è il bilancio delle competenze. Fatto sulle persone dell’organizzazione da un osservatore esterno. Un bilancio che si crede oggettivo e stabile fino a che qualcuno non lo modifica, ad esempio con un intervento di formazione.
Ora un tale bilancio è scientificamente un assurdo per mille ragioni che dovrebbero apparire immediatamente evidenti.
Ma lasciamo in sospeso un attimo questa affermazione.
E proviamo a rivoltare la frittata. Proponiamo ad ogni manager di fare un bilancio delle conoscenze di cui non dispone personalmente e che giudica utili.
Proviamo a fare un elenco delle possibili conoscenze utili … No! In un post non è possibile: se qualcuno ce lo chiederà saremo felicissimi di fornire questo elenco in modo che ciascuno si sappia auto valutare e sappia progettare le opportune iniziative per colmare i gap che individuerà.
Qui vogliamo rivolgerci a coloro che sono convinti di non avere gap conoscitivi. A coloro che sono convinti di disporre di tutte le conoscenze che servono a governare i processi di sviluppo di una impresa e della sua organizzazione.
E torniamo al discorso iniziale: sapete perché si inseguono ancora miti come il bilancio delle competenze e mille altri simili, come ad esempio l’analisi del clima (anch'essa scientificamente assurda)? Proprio perché mancano molte delle conoscenze che servirebbero per non cadere nella trappola delle assurdità scientifiche.


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