di
Francesco Zanotti
Quando un manager HR
dichiara di avere colpa di qualcosa? Tendenzialmente mai.
Ma se questo è giustificato,
allora significa che non si sa bene che ci sta a fare un manager HR. Se non
hai mai colpe significa che non esisti.
Infatti, cosa governa un
Responsabile HR? Sostiene di governare le persone ovviamente. Bene, che cosa
genera i risultati dell’impresa? I comportamenti delle persone.
Allora se il Manager HR
governa gli attori che generano i risultati, se ci sono i risultati è merito
suo, se non ci sono è colpa sua. Intendiamoci sui risultati: intendo i
risultati complessivi dell’impresa. Il margine operativo o la cassa dipendentemente
dal posizionamento strategico (non quello competitivo che è un’altra cosa) dell’impesa.
Mi si obietterà: ma ci sono
anche gli altri manager … Accetto questo punto di vista, ma questo non semplifica
la vita del manager HR. Anzi, porta a chiederci: ma cosa ci sta a fare?
Se egli dichiara che anche
altri manager governano le risorse umane, allora deve accettare che le
governano molto di più. Quanto tempo passa il manager HR con le persone? Molto
ma molto meno tempo di quanto ne passino gli altri manager. Allora effettivamente
sia la colpa dei risultati negativi sia il merito di quelli positivi non è suo.
Ma se il manager HR non c’entra
nulla con i risultati, che ci sta a fare in una organizzazione?
So che mi si risponderà
indicando un sacco di cose che fa il manager HR. Ma così si cade dalla padella nella
brace. Esaminando queste altre cose si arriva a concludere che non è inutile, è
dannoso.
Eliminiamo allora i manager
HR? No! aiutiamoli a costruirsi un ruolo poietico come gestori della conoscenza.
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