"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

mercoledì 17 febbraio 2016

Guardare dentro il cannocchiale

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per cannocchiale

Rileggiamo la storia di Galileo e poi parliamo del management.

Per parlare di Galileo, riporto un brano dalla seguente pubblicazione.
Osservare il cielo. Cannocchiale ed occhi aristotelici ai tempi di Galileo.
A cura di Sandro Bulgarelli, Alessandra Casamassima, Francesco Gentiloni e Maria Paola Mascia. Pubblicato dalla Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”. Brano di pag. 9.

Il cambiamento di un paradigma è un processo complesso e difficile, nel corso del quale sono assai rilevanti le resistenze, ideologiche e psicologiche, dei sostenitori del modello in crisi. Di fronte alle osservazioni di Galileo le reazioni avverse da parte di molti astronomi si basarono su diverse e particolari argomentazioni. Martin Horki pubblica a Modena nel 1610 una “Brevissima peregrinatio contra Nuncium Sidereum”, sostenendo che gli astri medicei sono inesistenti come la quadratura del cerchio e la pietra filosofale. Quelle stelle non sarebbero altro che l’immagine raddoppiata, triplicata o quadruplicata di Giove a seconda dell’inclinazione del cannocchiale. Francesco Sizzi ritiene impossibile l’esistenza di quattro nuove stelle, per il semplice fatto che avrebbero portato a undici il totale degli astri, il cui numero necessario è sette. Cristoforo Clavio tace, Giovanni Antonio Magini si astiene, mentre Cesare Cremonini, semplicemente, si rifiutò sempre di guardare dentro il cannocchiale. L’opinione più diffusa era che le immagini viste attraverso le lenti fossero pura illusione e non corrispondessero a oggetti realmente esistenti. Qualcuno insinuò che Galileo fosse in realtà espertissimo nell’arte di creare effetti magici.

E il management? Oggi semplicemente si rifiuta di guardare dentro il “cannocchiale” delle scienze umane e naturali. E, così facendo, ripropone il management della leadership, delle competenze, della formazione, del controllo, della selezione, della pianificazione, dei valori. Amici dai ... che mal c’è a dare un’occhiatina dentro i cannocchiale? Galileo ha scoperto mondi straordinari.


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