di
Francesco Zanotti
Uno dei concetti che
caratterizza il pensiero di Luhmann è che l’organizzazione è frutto di processi
di emergenza.
Ecco, con la parola “emergenza”,
però, non si intende una situazione di pericolo imminente.
Non si intende quello che in
inglese suona come “emergency”. Non
si intende dire che l’organizzazione nasce dai guai, dalle situazioni difficili
etc.
Si intende, invece, un
processo di auto-emersione. Quello che in inglese si chiama “emergence”.
Dire che l’organizzazione
è frutto di processi di emergenza significa sostanzialmente dire che l’organizzazione
si costruisce da sola. E non perché il management è poco deciso, poco
determinato, ma perché ogni sistema umano ha una sua autonomia ineliminabile.
Purtroppo, oggi il
management non sa come fare a gestire questo svilupparsi autonomo dell’organizzazione.
Non sa neanche che esista questo fenomeno. Se si parla di emergenza intende
solo situazioni di guai.
Quindi, cerca disperatamente
di gestire l’autonomia con direttività o manipolazione. Ma, così facendo, cade nel paradosso dell’ordinare
ad essere spontanei. Certo, non ottenendo rilevanti successi. E’ questa
incomprensione dei processi di emergenza che rende così frustrante il fare il
manager oggi.
Nessun commento:
Posta un commento