di
Francesco Zanotti
Oggi (purtroppo)
si pensa che l’organizzazione sia come un piano inclinato dove possono far scorrere
le palline (le persone) ed esiste la forza di gravità che le fa scendere come
il piano inclinato permette.
Gestire è
allora predisporre il piano inclinato in modo opportuno: più alto più basso,
più ripido o meno ripido. Cioè progettare le strutture organizzative. E, poi,
scegliere le palline più adatte al piano inclinato ed ai risultati che si vuole
raggiungere: bella rotonda e liscia, più o meno pesante. Cioè scegliere le persone
che hanno le caratteristiche più adatte.
La forza di
gravità smuoverà tutto. E la forza di gravità e il management che esercita leadership,
motiva le persone e, quindi, fa fare
loro quello che vuole.
Dico “purtroppo”
perché l’organizzazione condiziona certo i comportamenti, ma non si sa come. Le
“proprietà” delle persone sono sconosciute e non conoscibili. Le persone ubbidiscono
agli ordini che vengono loro dati. Ma non sono certo ordini che riguardano
tutti i loro comportamenti, anzi sono pochini pochini. Quindi si muovono quasi
sempre come (Purgatorio, canto XXIV):
“I’mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’è ditta dentro vo significando."
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’è ditta dentro vo significando."
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