"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

lunedì 30 gennaio 2017

Pensieri (poveri) che diventano realtà (povera)

di
Francesco Zanotti


Piano piano scambiamo i nostri pensieri con la realtà. I nostri pensieri diventano la realtà.
Una area di conoscenza (ad esempio, il management) è un insieme di pensieri condivisi che sono diventati realtà.
Ma quale è la qualità di questi pensieri condivisi? Nel caso del management questi pensieri sono molto poveri. Ciononostante vengono scambiati con la realtà.
Prendiamo il concetto di competenza. Tutti lo usano. E ne danno una declinazione personale: avete mai visto due elenchi di competenze uguali? Avere mai visto due consulenti che partono dallo stesso elenco? Non accade mai. Si presentano con orgoglio con la propria visione delle competenze, il proprio elenco delle competenze e si chiede alle imprese di investire in quelle. Più investono meglio è! Se poi la gente non lavorasse per acquisire quelle competenze sarebbe ancora meglio.
Così le imprese rischiano di investire solo nei sogni di qualche consulente, perché è amico di non si sa chi.
Come ho anticipato, sono anche sogni poveri … Raccontano che le competenze siano oggetti che si possano installare nella testa della gente. Raccontano, poi, che queste competenze si concretizzeranno in comportamenti prevedibili ed in risultati altrettanto prevedibili.
Sciocchezze cognitive, psicologiche, sociologiche ed antropologiche. Troppi amministratori delegati … delegano troppo. E si ritrovano l’impresa percorsa da torme di pensieri poveri che diventano realtà povere. Rendendo povero anche lui.

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