di
Francesco Zanotti
Per realizzare
un progetto strategico o un progetto di cambiamento organizzativo è necessario comunicarlo
efficacemente. In modo che la gente lo capisca fino in fondo e lo realizzi.
L’ipotesi di base è che il cervello “riceva” (quindi la comunicazione deve essere chiara) e
che registri per ricordarsi quando occorre mettere in atto. Eh sì, non basta
che una persona capisca, deve anche ricordare … Già qui c’è qualcosa che non va
perché chi comunica non aiuta in nessun modo il ricevente a ricordare.
Ma il problema è
più profondo. Ecco la citazione: “Il cervello procede per astrazione e
generalizzazione”. Tratta da Strutture di Mondo a cura di Lucia Urbani Uivi; Dissipazione
e coerenza nella dinamica cerebrale di Giuseppe Vitiello, pag. 117.
Ma se il
cervello non riceve e registra, ma astrae e generalizza, tutti avranno inevitabilmente
una immagine diversa del progetto strategico o di cambiamento da realizzare. E
non c’è modo di sapere come una persona astrae e generalizza. Quindi che senso
hanno espressioni come “La comunicazione del cambiamento?”. Indicano non uno sforzo
gestionale, ma il banale racconto di se stessi.
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