di
Francesco Zanotti
Dopo le
citazioni imbarazzanti (che ci costringono a mettere in discussione idee e
prassi consolidate), citazioni mobilitanti. Quindi responsabilizzanti. Ma siamo
in agosto … Certo ma poi viene settembre e ritroviamo non solo il nostro
lavoro, ma anche i volti e le storie di tutti coloro il cui futuro dipende da
noi …
E’ una citazione
tratta da seminario di CSE Crescendo sull'organizzazione quantistica. L’autore
è il Prof Eliano Pessa, un fisico teorico, direttore del Dipartimento di
psicologia dell’Università di Pavia. La sua “idea”: “ … la Fisica Quantistica
può anche essere vista come un framework concettuale per descrivere sistemi
complessi soggetti a ineliminabili fluttuazioni di fondo.”. In realtà egli si
riferiva a quella particolare visione della fisica quantistica che si chiama
Teoria Quantistica dei Campi.
Perché mobilitante?
Perché citata d’estate? Mobilitante perché propone di usare una teoria mai
affrontata per spiegare quello che oggi viene lasciato ad un mix di intuito,
esperienza che, però, funzionano sempre meno. Intendo riferirmi al fatto che
ogni organizzazione è dotata di una sua autonoma capacità di sviluppo, derivata
da un continuo ribollire dell’umanità che la costituisce. Fluttuazioni che oggi nessuno sa comprendere
fino in fondo. E tanto meno sa gestire. Il Prof. Pessa ci indica una possibile
via: l’utilizzo della teoria quantistica dei campi. Perché non approfondire il tema?
Mi riferisco soprattutto alle imprese leader di questo paese ed ai manager che
le guidano. Perché non approfondire una nuova conoscenza che può esser
rivoluzionaria?
Perché d’estate?
Perché non abbiamo l’alibi delle urgenze che, forse, però, nascono proprio dal
fatto che non sappiamo comprendere e gestire il ribollire umano. Quel ribollire
umano che, forse invece, si attende da noi qualcosa di rivoluzionario. E a
settembre, se guardiamo bene i loro volti, riusciremo a leggere quella domanda
di straordinarietà che si chiede alle classi dirigenti in periodi di
cambiamenti epocali. Responsabilità: non deludiamo questi sguardi.
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