"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

lunedì 19 agosto 2013

Citazioni mobilitanti n° 2

di
Francesco Zanotti


Si tratta di un brano tratto da L’uomo senza qualità di Robert Musil. L’ho trovato citato nel libro di Telmo Pievani La vita inaspettata pag. 197.
Lo riporto sostituendo “storia” con “organizzazione”. A proposito e pensando al libro di Pievani (ma anche a quello di M. Piattelli Palmerini  e J. Fodor Gli errori di Darwin): la teoria dell’Evoluzione e le sue possibili “evoluzioni” (anche la teoria dell’evoluzione evolve) hanno molto da dirci.
Ma ecco il testo di Musil con la sostituzione di cui sopra.
“Il cammino dell’organizzazione dunque non è quello di una palla da bigliardo che, una volta partita, segue una certa traiettoria, ma somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade e qui è sviato da un’ombra, là da un gruppo di persone o da uno strano taglio di facciate, e giunge infine ed un luogo che non conosceva e dove non desiderava andare. L’andamento dell’organizzazione è un continuo sbandamento. Il presente è sempre un’ultima casa al margine, che in qualche modo non fa più completamente parte delle case della città.”
Come pensiamo di governare nuvole con l’attuale management direttivo che guida le attuali teorie e prassi manageriali, anche le meno “meccanicistiche”?

Nel seminario del 26 settembre dove presenterò in anteprima il mio libro Invece del Change Management: per un’etica ed un estetica dello sviluppo delle organizzazioni, la teoria della evoluzione avrà un ruolo importante per spiegare i processi di auto evoluzione di una organizzazione che la fa molto simile alla nuvola di Musil.

1 commento:

  1. Questo post mi fa venire in mente mi fa rilfettere anche sulla quantità enorme di informazioni a disposizione di tutti. Informazioni che sono accessbili sono nel momento in cui qualcuno le raccoglie e gli dà forma. Il libro di Musil è un classico del '900, ma è grazie al bellissimo libro di Telmo che questa frase torna in vita.
    Diventa sempre più fondamentale, connettere, mettere insieme informazioni e saperi diversi. In altre parole: suparare lo specialismo che ci rende ciechi.
    Stefano

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