"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

venerdì 7 novembre 2014

Concretezza auto difensiva

di
Francesco Zanotti


Il richiamo alla concretezza è una banale scusa per non pagare dazio.
Se si praticasse una sana concretezza i risultati che le  nostre organizzazioni ottengono sarebbero ben migliori. Se si praticasse sana concretezza si partirebbe da una precisa conoscenza delle nostre organizzazioni che, invece, oggi, da parte dei top manager, è praticamente nulla.
Che concretezza è quella che si esercita su qualcosa che non si conosce e che, dirigendo con concretezza, ci fa ottenere risultati che continuano a peggiorare?
Il richiamo alla concretezza significa solo … nella confessione di un manager …
“Sì lo so! Ci sono molte conoscenze che mi servirebbero, e che non uso perché non voglio fare la fatica di impararle. Ma non posso ammetterlo, altrimenti come giustifico il mio ruolo? Allora nego che le conoscenze servano. Mi trincero dietro la mia esperienza e il mio intuito. Sì so anche che anch'io uso una teoria sull'uomo e sull'organizzazione. Quelle cose che chiamo intuito ed esperienza non sono nient’altro che l’applicazione di una teoria inconscia, del tutto personale che ho sviluppato, inconsciamente e senza riferimento alle conoscenze esistenti. Mi rendo conto che uso una teoria povera e che non voglio sostituirla con una più ricca con tutte le mie forze. Non mi meraviglio più di tanto (anche se non lo ammetterò mai) che non riesco a conoscere l’organizzazione (o il pezzo di organizzazione) che guido e a governarla. Ma fino a che nessuno se ne accorge … ".
E, poi, accadono i drammi all'interno delle organizzazioni.


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