"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 4 novembre 2014

I reduci

di
Francesco Zanotti


Non si spaventi il lettore, non intendo “celebrare” la Grande Guerra. Intendo parlare dei reduci degli interventi di formazione e di cambiamento. La parola “reduci” non è scelta a caso.
Ogni persona all'interno di una organizzazione vive all'interno di un micro enclave organizzativo che ha diverse dimensioni: cognitiva, sociale, antropologica. Quando qualcosa non va è perché queste enclave sono sconclusionate.
Per sistema le cose che si fa? Si prendono le persone, le si estraggono da queste enclave e le si buttano in enclave artificiali dove si costruiscono nuove cognitività, socialità, antropologie che sono artificiali come i gruppi che le generano.
Poi le persone tornano a casa, alla loro enclave organizzativa “naturale”. E che accade? Che il capo si attende che queste persone siano “sistemate”, siano trasformate in modo che non facciano più danni, ma cooperino etc. ma questo non può accadere. Le persone non sono ingranaggi da rettificare. Gli interventi di formazione e cambiamento hanno arricchito le persone di una esperienza che non può essere in nessun modo finalizzata. Introducono entropia. Il capo trova persone diverse che hanno tanta difficoltà ad inserirsi nell'enclave organizzativo di partenza come i reduci di una guerra nella società in pace.


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