di
Francesco Zanotti
Una piccola Società
di ricerca e selezione del personale ha ricevuto una mail dal “Procurement
Department” della Società XY, quotata nell’indice FTSE Mib di Borsa Italiana
del seguente tono.
“Cari Signori voi fate parte del “gruppo
merce” (sic!) RECLUTAMENTO E SELEZIONE DEL PERSONALE …”
Primo commento
ironico, inevitabile, quasi una battuta: ovviamente le società di reclutamento
e selezione del personale forniscono merce … Mi si risponderà: si tratta solo
di inesattezza burocratica. Contro rispondo, innanzitutto, che è banalmente
antiscientifico pensare che una procedura non rappresenti la cultura profonda
di un’organizzazione. E poi è offensivo: una società di consulenza non fornisce
merce per il semplice fatto che le persone non sono merce.
Ma continuando a
leggere la mail le cose continuano a peggiorare. Perché la mail invita a compilare
un questionario perché la Società XY possa “avviare il
processo di estensione di qualifica sul gruppo merce “SS04AB06”. E
perché Società XY
avvii questo processo la società di consulenza deve pagare 750,00 Euro, Iva esclusa. Gentilmente il Procurement Department
informa che questa richiesta non è stata fatta a capocchia, ma l’importo “è
stato calcolato in base alla criticità di Business
e HSE del gruppo merce”.
Ovviamente La Società XY informa che “I
corrispettivi versati non verranno restituiti né per rinuncia all’estensione di
qualifica da parte del fornitore, né per ritardata presentazione della
documentazione di estensione qualifica, né a seguito di esito negativo
dell’estensione qualifica.”.
Cioè: pagate lo sforzo e poi del risultato ne parleremo.
Allora, se la prima parte della mail è offensiva non solo per la Società di
ricerca e selezione, ma soprattutto, per le persone che la società stessa
dovrebbe portare (è il verbo giusto: la merce si porta) nelle imprese, la
seconda parte lascia senza parole.
Così, per capire qualcosa in più, sono andato a leggere la filosofia della
Società XY nel dialogare con gli stakeholder:
“ XY si confronta quotidianamente, da
oltre sessant’anni, con una una pluralità di interlocutori diversi e pone da
sempre grande attenzione alla gestione dei rapporti con azionisti, istituzioni,
fornitori, associazioni, clienti, consumatori, e organismi internazionali.”
Forse che l’errore di stampa nella frase precedente (“una” ripetuto due
volte) sia una conferma del tipo di “attenzione” che la Società XY riserva agli stakeholder che la
mail ricevuta dalla Società di Ricerca e selezione evidenzia?
E con questo anche ENI è sistemata!!!
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