"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

giovedì 15 settembre 2016

Ma a cosa servono i manager?

di
Francesco Zanotti

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Se volete: a cosa servono i Capi?
Il Sole 24 Ore di qualche giorno fa riportava i “complain” di Federmanagement perché le aziende licenziano i manager. E la proposta è la solita: gli incentivi perché le PMI possano assumere management. Al di là della preoccupazione che genera il fatto che tutti si rivolgono al mondo delle PMI con il risultato di caricarle di costi, la domanda fondamentale: ma servono i manager? Serve quella selva di livelli gerarchici di funzionari, dirigenti middle manager, top manager che affollano le nostre imprese?
Gary Hammel sulla Harvard Business Review rivela che negli USA vi sono circa 23 milioni di capi di prima linea. E sostiene che, seguendo l’esempio delle imprese più avanzate, ne servirebbero meno della metà. Lo stesso Hammel da anni teorizza e racconta casi di successo di imprese senza manager.
Noi aggiungiamo qualche altra considerazione. Se tu hai un capo, a quello ti rivolgi. E’ lui che diventa il tuo riferimento, è lui che devi far contento. Se non ce l’hai concentri la tua attenzione sul fare le cose. L’esempio più eclatante è costituito dai Paesi che non hanno governo. In quei casi l’economia è costretta a non attendere l’iniziativa del Governo. E riscopre una progettualità imprenditoriale che l’attendere l’azione salvifica del Governo blocca.
Allora viva l’anarchia? Il fatto è che serve un “capo”, serve un signore capace di portare a sintesi i pensieri, le iniziative, le progettualità che nascono dalla gente che vive nell’organizzazione. Questi signori, però, non vivono nel pinnacolo delle torri eburnee della gerarchia, ma camminano tutti i giorni tra la gente …


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