"Non è la mente l'origine dell'uomo, sono le passioni che originano tutto, anche il pensiero. E' il sentimento il seme dell'uomo, sono l'amore, la passione." (M. Tobino)
E' "vero" tutto ciò che ci piace e che decidiamo insieme agli altri che sia vero

martedì 6 settembre 2016

Cambiare significa distruggere o conservare

di
Francesco Zanotti

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Credo che molti saranno d’accordo che la condizione di base per realizzare un cambiamento è il saperlo descrivere. Dovete riuscire a dire alla vostra gente cosa deve cambiare.
Ed allora vediamo cosa si riesce a descrivere. La cosa da cambiare sono i comportamenti. Cioè le singole azioni che mettono in atto le persone ... Sono queste che generano qualità, sicurezza, relazione con i clienti etc.
Bene, riuscite a descrivere quali nuovi comportamenti devono mettere in atto le singole persone di una grande organizzazione sparsa, magari, in tutto il mondo?  Beh, converrete che la risposta è: no. Ma se non si riesce a dare indicazioni su quali nuovi comportamenti mettere in atto, significa che si riesce solo ad agire indirettamente: sulle variabili che generano i comportamenti.
Si riesce ad esempio, a indicare quali valori perseguire e quali modelli generali di comportamento mettere in atto. Ma comunicando queste cose cosa si ottiene? Che ogni singola persona deve declinare questi valori e questi modelli di comportamenti nella sua realtà concreta. E lo farà partendo, innanzitutto, dal suo sistema cognitivo che è sconosciuto a chi progetta il cambiamento. E guardando al micro ambiente sociale in cui è immersa che, pure, è sconosciuto a chi progetta il cambiamento.
Quindi, cercare di innescare un qualunque tipo di cambiamento predefinito significa certo cambiare qualcosa, ma senza sapere cosa.
Il rischio è che si “rompa” quel sistema di micro ambienti sociali che costituisce la vera vita di una organizzazione. Ed allora il risultato che ottiene è simile al risultato che ottiene l’ingresso di un elefante in un negozio di porcellane.
L’altro rischio è che proprio quei micro ambienti sociali di cui è fatta l’organizzazione metabolizzino il messaggio di cambiamento per conservare il loro equilibrio interno.

Che fare, quindi, se cercare di cambiare significa fare danni o spingere alla conservazione?

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