di
Francesco Zanotti
il problema è che
quando si danno degli obiettivi, le persone li perseguono ad ogni costo … E il
management lo sa, ma poiché vuole e sa parlare solo di obiettivi/incentivi, può
tentare di dire che non ne sapeva nulla …
Da un articolo di Luigi Zingales sul Sole 24 ORE di oggi. “Wells
Fargo ha ammesso che nel corso degli ultimi anni i suoi dipendenti hanno aperto
fino a 1.500.000 conti correnti e 560.000 carte di credito senza autorizzazione
dei clienti, facendo loro pagare commissioni per servizi non richiesti”.
Questo è il risultato di “obiettivi sfidanti”, follemente
sfidanti. I dipendenti sono costretti a
frodare i clienti pur di raggiungerli per non essere licenziati.
Il Prof Zingales cita, a dimostrazione di questa tesi, opinioni
di dipendenti, una indagine del Los Angeles Times, audizioni al Senato.
Mi si dirà: ma basta far sì che gli obiettivi siano
raggiungibili. Certo, quando una impresa (non solo una banca come Wells Fargo) vede
invecchiare il suo modello di business finisce per buttare tutto sulle spalle
dei dipendenti. E il confine tra obiettivi “seri” e “folli” sfuma molto.
Se una impresa vende qualcosa che tutti desiderano, non
servono obiettivi sfidanti. Tutti di collaboratori di quell’impresa
costruiranno bene e vendere altrettanto bene quei prodotti perché ne saranno
orgogliosi.
Gli obiettivi sfidanti sono solo la forza della
disperazione.
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