di
Francesco Zanotti
Atleti, ma anche manager, presentatori, comici, politici
… Ci sono veramente le star che bisogna iper pagare? O la voglia di star è solo
un ulteriore episodio di conservazione?
Se le prestazioni sono
“fisiche”, non c’è storia: le star ci sono! Usain Bolt vince da tre olimpiadi
tutte le corse veloci. E spesso non c’è neanche battaglia. Superiorità
conclamata. Punto e basta.
E se passate a prestazioni
più soft .. è conclamato tutto più il contrario quanto più le prestazioni sono
soft.
Non è per nulla conclamato
per i grandi manager. Per costoro addirittura accade il contrario. Si vanno a
cercare quelli che hanno le prestazioni peggiori. Peggiori in che senso? Perché
bloccano le imprese nella conservazione. I manager delle banche ne sono
l’esempio tipico: idee zero.
Nulla è conclamato per i
politici. Lontani sia dalla realtà che dalla conoscenza. Chiusi nelle loro
eterne baruffe chiozzotte, insensibili sia alla realtà che alla conoscenza. Peggio
che conservazione: costruzioni di ragionamenti e mondi insensati che vengono
buttati proditoriamente sulla società, bloccando ogni serio discorso di futuro.
Per pietà di patria non
parliamo di presentatori e comici. E’ ridicolo strapagare personaggi come … va
beh non facciamo nomi che nulla sono se non macchiette da spettacoli di
oratorio.
Invece … occorrono Giovani e
Maestri. Ambedue con l’iniziale maiuscola per un ruolo maiuscolo nella
costruzione del futuro. I Giovani propongono innovazioni, i Maestri le
coordinano in grandi disegni complessivi. Ogni età ha bisogno esistenzialmente
delle altre. Così ogni uomo non cerca di essere star (superiore agli altri), ma
fratello agli altri nel costruire la storia.
E presentatori e comici?
Credo che di veri artisti ce ne siano pochi. E per costoro la vera
gratificazione sarebbe quella di sentirsi chiamare e riuscire ad operare come
Maestri.
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