di
Francesco Zanotti
E' inutile che cerchiate cose come talenti, competenze, clima, valori: non esistono! Ve li dovete costruire.
Lee Smolin, uno dei più autorevoli fisici esistenti,
sostiene che la descrizione più vera di qualcosa si ottiene specificando le sue
relazioni con le altre cose che gli stanno intorno (Pag. XII della Prefazione
nella traduzione italiana di “Time Reborn” a cura di Einaudi).
Cioè: le cose cambiano identità a seconda di dove le
mettete. Se questo vale per le cose della fisica (Smolin sostiene, e io nel mio
piccolo concordo, che anche le leggi della fisica sono contingenti) a maggior
ragione vale per gli esseri umani.
Gli esseri umani sono bravi o cattivi, hanno o non hanno
certe competenze, esprimono certi valori e non altri a seconda delle contingenze
organizzative (quindi: antropologiche) in cui sono immersi. In contingenze
diverse potrebbero manifestare tutto il contrario. L’occasione fa l’uomo ladro,
dice un proverbio. L’occasione costituisce l’essere umano, dice la scienza.
Allora il compito del manager non è scegliere talenti e
competenze o proclamare valori. E’ creare talenti, competenze e valori negli
uomini di cui dispone nell’organizzazione in cui si trova a vivere. Detto
diversamente non chieda talenti, competenze e valori, li crei … Se lo sa fare,
altrimenti impari a farlo.
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