di
Francesco Zanotti
Una competenza tecnica
ed un io grande come l’infinito: un mix devastante per persone e comunità.
E’ una storia di pura fantasia ... forse.
Arriva il grande manager, appena nominato, in una delle
banche che oggi vengono salvate. Duro discorso manageriale, il cui senso è
semplice: ci dobbiamo impegnare, altrimenti tutti a casa. Un invito forte all’impegno
ed alla serietà. Con il metamessaggio: siete in crisi perché non siete stati seri
e non vi siete impegnati.
Che effetto farà questo forte e chiaro richiamo?
Beh pensate a come è fatta una banca (una organizzazione,
in genere). E’ fatta, innanzitutto, di persone che hanno sistemi di risorse
cognitive di cui il grande manager non sa nulla. E’ questo sistema di risorse
cognitive che le guida a capire ed agire. Ma il grande manager non ne sa nulla.
E’ fatta di un sottile reticolo di relazioni personali, di rapporti di potere e
di conoscenze informali, di riti ed abitudini … ma il grande manager non ne sa
nulla. E nel suo messaggio non ne parla.
Pensate poi alla comunità di riferimento della banca. Certo
una economia che è stata assistita dalla banca. Anche se dal punto di vista
contabile è in crisi, ha costruito un sistema di produzioni, di servizi, di
conoscenze di competenze che nella contabilità non compaiono, ma si chiamano
vita. Questa vita dovrebbe essere rivitalizzata. E anche di tutto questo il
grande manager non sa nulla. E la comunità viene dichiarata credito non
esigibile.
Risultato? Giovanni
esce dalla riunione con la morte nel cuore e passando per le vie della città
dove risiede la banca vede negozi chiudere ed appena arriva alla periferia,
vede capannoni deserti.
Domani lo stesso manager
andrà a fare lo stesso altro discorso ad altre banche salvande, ad altre
comunità …
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