Siamo assediati
da miti, leggende metropolitane, se volete, intorno a cosa debba fare un buon
manager.
Uno dei più
deleteri è quello di fissare obiettivi. Se un manager fissa obiettivi, in
realtà, impone a tutti i limiti dei suoi orizzonti (nessun uomo ha orizzonti
infiniti), al di là dei quali non vede e al di là dei quali non porterà certo
la sua organizzazione.
Se, poi, dopo
aver definito gli obiettivi, li negozia, allora si cade dalla famosa padella
nell’altrettanto famosa brace. Infatti, il processo di negoziazione generà
obiettivi ancora più ristretti di quelli (inevitabilmente ristretti) che il
manager aveva definito per conto suo. Per forza: in una negoziazione occorre
pur mollare qualcosa. E’ il costo della “partecipazione” …
Una via
alternativa è quella di “lavorare" con i sogni. Chiedete alla vostra gente di
sviluppare sogni e di indicare come realizzarli. Fatevi provocare dai loro
sogni. Poi mettete insieme tutti questi sogni in un disegno complessivo.
Ovviamente
occorre avere un metodo per stimolare sogni e poi sintetizzarli in un sogno
comune. Ma i metodi ci sono. Le conoscenze e le metodologie di strategia
d’impresa ne sono una fonte preziosa. Il
solo problema è il coraggio di uscire da ogni pretesa autarchica, cercarli,
impararli ed usarli. Imparare ed usare un metodo che non si conosce non è un
disonore.
Nessun commento:
Posta un commento