di
Francesco Zanotti
Girovagando per i Gruppi di LinkedIn si trova … di tutto!
Ho scelto una
frase che suona nobile, ma è, invece, insensata. Eccola: “Le aziende dovrebbero
imparare a capitalizzare il patrimonio di competenze che hanno al loro interno
oltre che massimizzare i profitti.”
Perché credo sia
insensata?
La prima ragione
è che, al giorno d’oggi, non mi sembra che chi cerca di massimizzare i “profitti”
ci riesca … Ma poi: occorre specificare cosa siano i profitti. Sono una parola “mitica”.
Non c’è una riga del bilancio denominata “profitti”. C’è: EBITDA, Utile, Cash Flow, ROE, Eva, valore delle azioni, dividendi. Il tutto a breve e lungo
termine … “Profitto” dovrà essere per forza una di queste “cose”. E per
perseguire il tipo di profitto scelto occorre fare cose diverse da quella che
si dovrebbero fare scegliendo altre accezioni della parola “profitto”.
Ancora: ma “capitalizzare
il patrimonio di competenze” significa dargli un valore ed inserirlo nello
stato patrimoniale. Aggiungendo al conto economico di ogni anno la variazione
del valore del “patrimonio di competenze”. Cioè: tanto più si aumenta il valore
del patrimonio di competenze, tanto più si pagano tasse … se lo dite al CFO di
una impresa in crisi che si può “valorizzare” il patrimonio di competenze, lo
fa subito, così evita agli azionisti di mettere soldi (capitalizzare con soldi)
quando le perdite azzerano il capitale.
Infine (ma certo
non esaurendo il tema) occorrerebbe specificare come si valorizza (cioè si dà un
valore ad un patrimonio di competenze …
Forse, però, chi
ha scritto quella frase non intendeva usare concetti “precisi”, ma solo
evocativi … Ma allora dovrebbe spiegare cosa intendeva evocare …
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