di
Francesco Zanotti
Immaginate che
un Responsabile HR vada dal suo CEO e gli dica: “Guarda, io so esattamente
quali sono le competenze che servono per far aumentare i flussi di cassa. So
quali sono le competenze possedute. Conosco il gap tra il necessario e il posseduto
e so esattamente quali sono le cose da fare per colmarlo. Il fare queste cose
costa tot e produce un preciso e prevedibile aumento dei flussi di cassa.” Pensate
che il CEO gli darà i soldi per fare quello che il responsabile HR propone? La
mia risposta è: certamente sì.
Se, invece di
fare questo discorso, se ne fa uno più sfumato, allora, proporzionalmente,
sfuma la probabilità che il CEO consideri le iniziative proposte come un investimento
e non come un costo.
Ecco, ovviamente
non sto parlando di ROI della formazione o sciocchezze simili. Immagino che il
sapere quali competenze servano significhi sapere quali siano le competenze
necessarie ad attivare i comportamenti che permettono di aumentare i flussi di
cassa …
Purtroppo non è possibile
collegare le competenze ai comportamenti. In realtà, non è neanche possibile sapere
quali sono i comportamenti giusti …
Conclusione? Per
ora solo una in negativo: tutte le attività oggi legate alle competenze sono un
costo del quale non si può conoscere l’effetto. Può anche essere negativo.
In positivo? Cominciamo
a non attivare iniziative delle quali non si possono conoscere gli effetti …
Solo così ci verrà voglia di una nuova proposta.
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