di
Francesco Zanotti
Leggo sul Sole 24 Ore il punto di Stefano Folli dove sostiene che, sulla “Spending review” la “tecnica” ha dato
il suo responso. Ora tocca alla politica tenerne in conto o meno.
E, così, traspare in filigrana che il problema
sono quelli che in fondo la spending review non la vogliono, sindacati in
testa.
Discorso scientificamente infondato.
Innanzitutto, non esiste tecnica senza politica.
Ogni scelta tecnica (anche ogni teoria scientifica) è fondata su di una certa
visione del mondo. Non è mai neutra. Anche nelle proposte di Cottarelli (che
non ho visto, ma non credo possano sfuggire a questa “legge”) vi saranno scelte
politiche.
E, poi, le proposte di Cottarelli possono essere solo
politiche. La ragione è che, in questo caso, non esiste la tecnica. Si può parlare
di tecnica quando si tratta di applicare una teoria. Bene, per Cottarelli la
teoria di riferimento dovrebbe essere la (e non una, altrimenti ritorna in
ballo la politica) teoria dell’organizzazione.
Il problema è che una teoria completa dell’organizzazione non esiste.
Il fatto che non esista una teoria non permette di
parlare di tecnica. Solo ed esclusivamente politica.
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